Nella gara del titolo MotoGP di Fabio Quartararo, gli italiani vengono salvati dal podio di Enea Bastianini. Una domenica che fino a poche tornate dalla bandiera a scacchi sembrava tingersi di tricolore alla fine a festeggiare sono stati gli spagnoli Marc Marquez e Pol Espargaro ed il francese Fabio Quartararo. Salva la squadra azzurra Enea Bastianini terzo in extremis, ai margini della top10 Luca Marini e Valentino Rossi nella giornata dell’addio al pubblico italiano. Lontanissimi Andrea Dovizioso e Franco Morbidelli mentre sono finiti a terra Danilo Petrucci e Pecco Bagnaia.

TUTTO IN MANO AD ENEA

Scattando dalla sedicesima casella in griglia di partenza anche lo stesso Enea non credeva ai suoi occhi quando si è trovato a lottare per il podio. Le cadute nello stesso giro di Pecco Bagnaia e Miguel Oliveira lo hanno promosso dalla sesta alla quarta piazza. Il tutto a pochissimi passaggi dal termine, Enea dopo un avvio difficoltoso ha messo in mostra un passo incredibile tanto da aver recuperato terreno su Fabio Quartararo. Nell’ultimo passaggio “Bestia” si è incollato agli scarichi di Quartararo ed al “Carro” ha sferrato l’attacco decisivo per conquistare il secondo podio in MotoGP. Bastianini è quindi tornato sul podio sul quale era salito per la prima volta nella classe regina meno di un mese. Lo ha fatto scalzando il campione del mondo Fabio Quartararo senza lasciargli possibilità di replica.

Per Bastianini che l’anno prossimo passerà al team Gresini Racing guiderà una Ducati Desmosedici GP21. Una moto che quest’anno è stata capace di vincere ben cinque gare e di finire sul podio in dodici delle sedici gare corse fin qui. Quella che guiderà sarà inoltre l’ultima evoluzione della GP21 quindi quella che Pecco Bagnaia e Jack Miller lasceranno a Valencia al termine di questa stagione. Non sono bastate dunque queste prestazioni per assicurargli una GP22 che andrà invece oltre ai due piloti del team interno e ai due del team Pramac anche a Luca Marini nel team Aramco VR46.

MARINI E ROSSI AI MARGINI DELLA TOP10

L’ultima gara in Italia di Valentino Rossi ha visto il ritorno del pilota di Tavullia nei primi dieci a fine gara. Rossi non vedeva la top10 dal round austriaco e poco importa se il risultato è arrivato anche grazie alle tante cadute dei colleghi. Ieri è stata celebrata in maniera più che mai rispettosa la festa per l’ultima gara in Italia di uno dei piloti più grandi della storia della MotoGP. Davanti a lui in nona posizione sul fratello Luca Marini che come tutti i piloti del team Sky VR46 ha corso con una carena dedicata proprio a Valentino.

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Luca che scattava dalla prima fila ha visto la sua prestazione degradarsi col passare dei giri fino a scivolare in nona posizione. Il confronto con il compagno di squadra Enea Bastianini è abbastanza impietoso, cinquanta punti divido i due in classifica. Con Enea che arriva a Portimao con cinque punti di vantaggio su Jorge Martin nella corsa a rookie of the year.

DOVIZIOSO E MORBIDELLI LONTANI

La coppia Yamaha ha chiuso lontana dalle posizioni di vertice ha di fatto chiuso la classifica dietro di loro il solo Takaaki Nakagami caduto è rientrato in pista e quasi doppiato. Tredicesima e quattordicesima posizione per Andrea Dovizioso che sta faticando forse più del previsto in questo ritorno in MotoGP e Franco Morbidelli ancora acciaccato dopo l’operazione al ginocchio di questa estate. Una gara anonima per entrambi con Dovizioso che ha guadagnato posizioni solo grazie alle cadute dei colleghi. Mentre Franco Morbidelli nel finale è arrivato a girare quasi quattro secondi più lento dei primi venendo risucchiato a fine classifica.

PECCO E PETRUX CADUTE DOLOROSE

Terminano a terra due dei protagonisti di questa domenica di MotoGP a Misano. Pecco che ha comandato egregiamente tutta la gara è incappato in una scivolata alla “Misano 1”. Curva fatale a tanti piloti in questo weekend compreso il suo compagno di squadra Jack Miller a inizio gara. Mentre Danilo Petrucci è stato coinvolto in una caduta nelle fasi iniziali da Joan Mir. Per “Petrux” come per Rossi questo era l’ultima gara in MotoGP in Italia. Per lui si fanno sempre più insistenti le voci di una passaggio nel MotoAmerica tornando pilota Ducati rinunciando così, almeno per ora, alla Dakar con KTM. Il ternano che avrebbe potuto reagire arrabbiandosi con Mir ha invece messo in mostra una volta ancora il suo incredibile fair play.

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Scivolato a terra non se l’è presa col collega spagnolo che gli ha tolto la possibilità di correre l’ultimo GP in casa nel giorno del suo trentunesimo compleanno. Ma anzi, è andato ad abbracciarlo consolandolo per la caduta. Forse non sarà un talento come Marc Márquez o Valentino Rossi, ma di uomini come Danilo Petrucci in MotoGP se ne sono visti pochi.

Mathias Cantarini

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