Un sogno che si avvera alla seconda qualifica in carriera in MotoGP, in sella ad una Ducati Pramac indubbiamente competitiva in Qatar. Jorge Martín partirà così dalla prima casella allo spegnimento dei semafori del GP di Doha, di fronte al compagno di squadra Johann Zarco e Maverick Viñales. Partenza dal palo conquistata da solo, senza il riferimento di Francesco "Pecco" Bagnaia che Martín cercava una volta sceso in pista per l'ultimo attacco al tempo. Passato sul traguardo la riga dei tempi di Martín si è illuminata di rosso ed ha evidenziato un 1:53.106 trasformatosi in Pole Position, conquistata soprattutto grazie ad un T1 nettamente più veloce rispetto a Zarco (-0.221").

Lo spagnolo classe 1998, nato a Madrid, sblocca perciò le statistiche importanti al secondo fine settimana di MotoGP, dimostrandosi competitivo soprattutto nel giro secco. Quest'ultima è una dote apprezzata sin dagli anni precedenti l'approdo nella classe Regina, nella quale Martín ha confermato senza attendere troppo tempo tale efficacia nell'hotlap. Netto il miglioramento rispetto a sabato scorso: Martín è stato ben sette decimi più rapido, sebbene nella Q1 della prima qualifica stagionale il portacolori Pramac fosse caduto nel giro veloce.

Partendo davanti a tutti la gara sarà senza dubbio più semplice, ma attenzione alla gestione di un degrado gomme che durante il GP del Qatar ha portato Martín dal 4° posto (frutto di una partenza spaziale) al 15°. Le prove svolte nei due run delle FP4 hanno mostrato un passo relativamente stabile sull'1:55 medio-basso, chiudendo il turno con un totale di 22 giri sulla Soft anteriore e 14 tornate sulla posteriore. Verrebbe da dire, dunque, che il calo degli pneumatici sia migliorato nella gestione rispetto a Losail 1, ma le incognite per la gara permangono, soprattutto rispetto ai piloti più esperti.

LE PAROLE DI MARTÍN: "GIORNO IMPORTANTE, POLE DEDICATA A FAUSTO GRESINI"

Incredulo nel parco chiuso, Jorge Martín ha così parlato della propria qualifica: "Penso di aver fatto un buon lavoro, pochi piloti sono riusciti ad ottenere la Pole alla seconda gara in carriera. Questo è un giorno davvero importante pur essendo un esordiente e non puntando a vincere. Sebbene domani l'obiettivo non sia la vittoria, lavorerò per capire come gestire meglio le gomme e progredire sempre di più."

"Dal T1 ho visto che stessi andando veramente forte, dopodiché non ho voluto guardare fino al T3, quando ho notato che fossi più veloce di mezzo secondo. Ho pensato che non fosse possibile e quando sono arrivato all'ultima curva ho cercato di non spingere troppo evitando di cadere. Nonostante la tranquillità con cui ho affrontato la 16 sono uscito bene e ho fatto la Pole. Per il GP è difficile, sono consapevole che manchino 3/4 decimi per vincere, anche se in gara tutto può succedere. L'obiettivo è quello di piazzarsi tra i primi 7, ma aspettiamo e vediamo."

"Ci sono tante persone che mi hanno aiutato durante la carriera, a partire da Team Principal come Ajo, Aspar e Gresini, con quest'ultimo che mi diede un'opportunità importante. E poi c'è Ducati, grazie alla quale sono qui ora. Se dovessi dedicare questa Pole ad una persona direi ovviamente Fausto (Gresini, ndr), che è lì a guardarci e ci manca tanto".

Matteo Pittaccio

Leggi anche: MOTOGP | GP DOHA, QUALIFICHE: JORGE MARTIN IN POLE, È FESTA PRAMAC