Il comunicato Ducati. "Dopo i primi controlli presso il centro medico del Mugello, a è stato diagnosticato una lussazione spalla destra, che è stata rimessa in posizione. La scansione completa del corpo effettuata presso l'ospedale Careggi di Firenze è stata positiva e non ci sono ulteriori complicazioni. Come sempre in questi casi, Pirro resterà in ospedale durante la notte sotto osservazione, almeno fino a domani mattina."

L'incidente. Mancavano circa 29 minuti alla fine del secondo turno di libere della MotoGP quando Michele Pirro è in piena accelerazione sul rettilineo del traguardo, affronta a 355 km/h lo scollino ed arrivato ai 200 metri inizia la staccata. A circa 150 metri dalla prima curva la ruota anteriore si blocca, facendo perdere il controllo a Michele della sua Desmosedici e scaraventandolo a oltre tre metri d'altezza, a una velocità che si può stimare tra i 200 e i 250 chilometri orari. Pirro cade a terra, nell'impatto perde conoscenza e rotola nella via di fuga rimanendo disteso a terra. Viene prontamente esposta la bandiera rossa e i medici corrono subito sul posto per assistere il rider foggiano che riprende conoscenza pochi minuti dopo. Poco dopo viene trasportato al centro medico dove il dottor Charte comunica alla stampa il bollettino medico: "Pirro ha un trauma cranico, facciale, toracico-addominale e del rachide lombo-dorsale, muove regolarmente tutti gli arti e ha una situazione neurologica normale". Successivamente viene trasportato in elicottero all'ospedale Careggi di Firenze dove verrà sottoposto a una TAC per scongiurare ogni altro tipo di infortunio.

Velocità Record. Ducati ha sempre fatto della velocità massima il proprio punto di forza ed il Mugello è il circuito dove tutto questo viene espresso nella sua massima forma. Infatti fino a ieri record di velocità per una MotoGP fino ad oggi apparteneva ad Andrea Iannone (354,9 km/h), battuto da Dovizioso (356,4 km/h) pochi minuti prima del crash di Pirro. Per il pilota di San Giovanni Rotondo sono un grosso spavento, già nelle prossime ore potrebbe tornare a casa.

Mathias Cantarini