Grazie al quarto posto conquistato nel GP Austria di MotoGP, Luca Marini accarezza il podio ed ottiene il miglior risultato in carriera nella classe regina. Quarto posto che vale come vittoria tra i team indipendenti, avendo piazzato la sua Ducati del Team Mooney VR46 subito dietro gli ufficiali.

UNA PRESTAZIONE SOLIDA

Un quarto posto che vale come una vittoria per Luca Marini, che nel GP Austria di MotoGP piazza la sua Ducati del Team Mooney VR46 subito dietro le ufficiali ed ad un passo dal podio. Marini, dopo essere scattato dalla tredicesima casella in griglia, è stato autore di una gara consistente e di rimonta. Il fratello di Valentino Rossi infatti ha gestito al meglio la gomma nei primi giri riuscendo a risalire fino alla sesta piazza, e complice anche la caduta di Martin nel finale, riesce ad agguantare la quarta posizione che finora è il suo miglior risultato in MotoGP.

Peccato per la qualifica, tallone d’Achille finora del giovane pilota del team Mooney VR46, che non gli ha permesso di scattare più avanti in griglia e poter ambire ad un risultato migliore. Marini infatti ha dovuto farsi strada dalla Q1, ma nonostante la buona velocità non è riuscito ad andare oltre la tredicesima posizione. Partire così indietro infatti non permette di gestire al meglio le gomme dovendo impostare una gara d’attacco, ma Luca Marini è riuscito nell’impresa ed ha tirato fuori una prestazione solida che lo ha portato ad un passo dal podio. Grazie ai 13 punti di oggi il pilota Ducati sale a quota 69 punti che vale la 14esima posizione in classifica generale.

LE DICHIARAZIONI DI LUCA MARINI

Al termine del GP Austria di MotoGP, Luca Marini ha dichiarato: “E' stata la mia miglior gara dell'anno assieme al Sachsenring. Grazie alla caduta di Martin ho potuto ottenere una posizione generale migliore, ma sono state due gare molto simili. Anche oggi avevo il passo per lottare per il podio, non so se ci sarei potuto salire, ma sarebbe stato utile per fare esperienza con le battaglie. Non ho preso rischi perché sentivo di poter risalire con calma avendo un buon ritmo. Ero pronto a cogliere l'occasione nel caso davanti avessero cominciato a darsi fastidio davanti, ma non è stato così”.

Luca Marini è consapevole di dover migliorare sul giro secco, in quanto una posizione migliore in griglia l’avrebbe potuto candidare per il podio: “Anche sabato andavo forte, ma purtroppo devo migliorare in qualifica, che è il nostro punto debole. Quando si è costretti a fare la Q1 c'è sempre qualcosa che può accadere ed è rischioso. Oggi partire così indietro è stato penalizzante e difficile, se vai forte per risalire poi ti ritrovi con le gomme consumate e qui era la posteriore a darci problemi. A Silverstone avevo sofferto in modo simile, negli ultimi sei giri pareva di essere sul ghiaccio da quanto si scivolava”.

Un ringraziamento Luca Marini lo dedica alla squadra, che è stata capace di metterlo nelle condizioni per lottare nel GP Austria di MotoGP: “Dobbiamo ancora raggiungere la perfezione in modo che io possa dare il massimo con la moto. Ci stiamo avvicinando e qui dopo la fatica iniziale, siamo riusciti a mettere insieme il tutto sfruttando ogni sessione per provare mappature e raccogliere dati. Siamo stati bravi a far funzionare tutto per la gara ed è andata bene. E' stato difficile cercare di capire come lavorare perché ad ogni sessione le condizioni erano diverse e anche con le gomme non era facile. Il team ha lavorato molto bene, come se avesse già una grande esperienza in MotoGP. Ma è solo il primo anno e sono molto contento”.

Julian D’Agata