Con il propagarsi della pandemia Coronavirus si è attuato di fatto lo spostamento del Mondiale MotoGP e, con esso, la possibilità di vedere Valentino Rossi all'opera in quella che potrebbe essere la sua ultima annata al via del Motomondiale. La domanda sorge spontanea: è giusto che sia proprio questa la sua ultima stagione?

UNA MOTOGP CAOTICA

La stagione MotoGP 2020, nel momento in cui prenderà il via, sarà tra le più concentrate e caotiche di sempre. Piloti e team, con molta probabilità, saranno infatti costretti ad estenuanti fine settimana consecutivi per cercare di raggiungere il limite minimo delle 13 gare.

Una situazione difficile per il Dottore, che, dopo un buon inverno, sembrava scalpitare per iniziare alla grande la stagione forse più importante della sua carriera.

Come tutti ben sappiamo, il contratto di Valentino Rossi è in scadenza a fine 2020 e la paura di non rivederlo in sella ad una MotoGP nel 2021 è davvero tanta. E’ vero che i contratti potrebbero essere congelati qualora il Mondiale (nella peggiore delle ipotesi) non si dovesse disputare, ma è da tenere in conto che Dorna farà di tutto per correre più gare possibili.

IL DUBBIO AMLETICO

Cosa dovrebbe fare Vale a questo punto? Rinnovare in anticipo con Petronas rassicurando tutti, oppure rimanere ancora alla finestra e capire il suo livello attuale?

Da quello che abbiamo potuto vedere nei test, Rossi sembra essere addirittura ringiovanito e galvanizzato dalla nuova M1 2020. Nonostante i suoi 41 anni, riesce ad essere lì a giocarsela con piloti che anagraficamente potrebbero essere suoi figli. Non ci sono dubbi sulla sua competitività attuale ed i tempi nei test lo dimostrano.

Anche la moto sembra essere migliorata, come fa notare il compagno di squadra ed ormai nuovo capitano Yamaha Maverick Vinales, ma le problematiche ed i fantasmi della passata stagione per Rossi sono sempre dietro l’angolo. La gomma posteriore cala e non regge tutta la durata della gara. Ci risiamo.

La paura è che non ci sia il tempo tecnico di risolvere un problema che affligge il Dottore ormai da anni. Questo considerando che il Mondiale si correrà probabilmente tra Maggio e Dicembre, con molte gare in periodi in cui le condizioni potrebbero non essere ottimali. Anche gli aggiornamenti da parte di Yamaha potrebbero non arrivare o arrivare quando ormai sarà troppo tardi.

Potremmo quindi vedere una stagione 2020 non tanto diversa da quella appena trascorsa per il Dottore, con qualche guizzo, ma con la continua consapevolezza che si dovrà rincorrere gli avversari. Persino Marquez, che sembrava spacciato ad inizio campionato, adesso sembra poter tornare prepotentemente alla ribalta grazie a questo periodo di pausa forzata. Una pausa che speriamo serva al Dottore per riflettere sul futuro e sul rinnovo di contratto.

PETRONAS NON E' UN RIPIEGO

La domanda sorge spontanea: è giusto che debba essere questa l’ultima stagione di Vale? Il nostro augurio è che Rossi possa rinnovare al più presto con Yamaha, poiché rischiamo di vedere un campionato che potrebbe non rivelare i veri calori in campo.

Chi dice che andare in Petronas equivarrebbe ad una bocciatura sbaglia. Questo giovane team ha dimostrato di essere solido economicamente, ben gestito e di poter dare a Vale la concentrazione di cui ha bisogno per tornare a vincere le gare e chissà, forse anche il campionato. D’altronde, non saremmo qui oggi a dire che Quartararo è il futuro Yamaha se non fosse per loro. 

Pensaci Vale, pensaci.

Julian D’Agata