Cambia nuovamente il calendario della MotoGP, con Austin che slitta ad inizio novembre al posto di Valencia (che scivola a fine mese). Per il momento confermata la partenza del motomondiale in Argentina il prossimo 19 aprile, prima di arrivare in Europa il 3 maggio.

Carmelo Ezpeleta era stato chiaro: pur di salvare il motomondiale si sarebbe corso anche a Natale. Ad oggi il Natale è salvo, ma ci stiamo avvicinando al mese di dicembre come mai era stato fatto. La gara di Austin, in programma per il 5 aprile, scivola a fine campionato, dopo che la città texana ha dichiarato lo stato di calamità. Il colpevole anche questa volta è il COVID-19, l’epidemia che sta pian piano, ma nemmeno troppo, contagiando tutto mondo, costringendo Stati, Federazioni e società organizzatrici a porre limiti alle manifestazioni anche di carattere sportivo.

La MotoGP, in teoria, partirà quindi il 19 aprile in Argentina sul circuito di Termas de Rio Hondo. Usiamo il condizionale, perchè in questi ultimi giorni anche in Argentina sono iniziati a comparire i primi casi di Coronavirus. La MotoGP tornerà in Europa il 3 maggio, dove ad oggi è confermato il round di Jerez. La tappa texana slitterà quindi a fine campionato dopo la trasferta asiatica, che era passata da 3 a 4 gare solo settimana scorsa con lo slittamento a ottobre del round di Buriram. I piloti, i team e sopratutto il materiale tecnico quindi saranno in viaggio dalla fine di settembre fino a metà novembre con cinque gare in sei settimane tra Asia e America.

Scivola al 22 novembre la gara di Valencia, con tutti i rischi meteorologici che questa data prevede. Visto che già lo scorso anno i piloti si erano lamentati di dover correre in un periodo dell’anno poco favorevole e che ha portato al weekend con più cadute della stagione.

Mathias Cantarini