A Le Mans Bastianini trova la terza vittoria in stagione e batte i piloti Ducati Factory. Il terzo successo dimostra il livello di maturità raggiunto dal riminese, presenza fissa nella parte alta della classifica nonostante la mancanza di un supporto ufficiale da parte di Borgo Panigale.

Alla fine della gara odierna nel dipartimento di La Sarthe Bastianini può affermare di aver battuto i due piloti Ducati ufficiali in pista. Nelle altre occasioni (Losail e Austin) il pilota Gresini aveva vinto senza fronteggiare direttamente Miller e Bagnaia mentre oggi si è finalmente verificato il confronto diretto. Da metà gara in poi Miller non ha potuto nemmeno pensare di attaccare Bastianini mentre Bagnaia ha prima difeso egregiamente il primo posto per poi commettere due errori: il lungo alla curva 8 e la caduta alla penultima piega, tutto avvenuto nello stesso giro.

Bastianini, invece, ha dimostrato una solidità non comune tra i giovani talenti della nuova generazione. La gestione gomme si è rivelata impeccabile, così come la lunga marcatura su Bagnaia, messo sotto pressione per parecchi giri da un pilota attualmente privo di un pacchetto tecnico factory.

IL COMMENTO DI BASTIANINI

“Sono sorpreso di questo risultato, ma dimostra il grande lavoro di tutta la squadra. È stato un fine settimana tutt’altro che semplice, ho fatto lavorare i miei meccanici al massimo, ma abbiamo dato tutto in pista e questa vittoria è davvero di tutti noi. Siamo stati bravi a trovare il momento per attaccare e abbiamo trovato un’altra vittoria fondamentale. Anche i team satelliti possono dire la loro in questo campionato, noi continuiamo così e ora testa bassa per il Mugello”

E così la maturità di Bastianini prevale sulla foga di Bagnaia, veloce sì ma surclassato dal portacolori Gresini nel momento in cui sarebbe stato necessario applicare una mentalità a lungo termine, prevalentemente incentrata sulle prospettive iridate. Sì, è difficile comunque credere che Bastianini possa lottare per il mondiale con una moto al 100% satellite. Tuttavia, la prova di maturità nel GP di Francia fa trasparire la grande efficacia di Enea nell'amministrare quelle gare improntate sulla gestione e decise da quei brevi ma intensi momenti in cui il ritmo si fa più incalzante.

Perciò, la vittoria a Le Mans mette sul tavolo la convinzione che la combinazione Bastianini-GP21-Gresini sia pronta a spiccare il volo verso obiettivi ben più grandi rispetto al singolo ed isolato acuto, ossia ciò che poteva sembrare il trionfo di Losail. Il gruppo può aspirare a traguardi più importanti, trascinato in pista da un pilota che fa del talento e, soprattutto, della mentalità il punto focale del proprio modo di correre e affrontare i weekend di gara. E questa è la stessa qualità che ha permesso a Bastianini di vincere con Italtrans il titolo Moto2 2020, portato a casa grazie ad una ponderata gestione dei rischi e, di conseguenza, alle pochissime sbavature.

Matteo Pittaccio