La prima tranche di test MotoGP dedicata ai tester (anche se qualche titolare era già presente) sul tracciato di Sepang si è chiusa con il miglior tempo dell’Aprilia ufficiale di Aleix Espargarò davanti al fratello Pol con la KTM e Michele Pirro con la sua Ducati GP19. Dal 6 febbraio saranno presenti tutti i big ad eccezione di Jorge Lorenzo, ancora convalescente dopo l’operazione al polso.

Si è appena concluso sul tracciato di Sepang il primo shakedown della stagione 2019: tre giorni di test dedicati soprattutto ai tester, ma con la presenza anche di qualche titolare che ha preferito iniziare subito il lavoro invece di aspettare il 6 febbraio, quando ci saranno tutti i big in pista. Marquez compreso, nonostante non sia ancora al 100% della forma dopo l’operazione alla spalla.

Se nella giornata di ieri era stato Polyccio Espargarò con la sua KTM ufficiale a firmare il day-2 dello shakedown con il crono di 2’00”8 davanti a Bradl (sostituto di Jorge Lorenzo per questi test malesi), oggi è toccato a suo fratello Aleix con l’Aprilia firmare l’ultima giornata di test con il crono di 2’00”500, davanti proprio al fratello Pol che ha migliorato la prestazione di ieri chiudendo in 2’00”666. 62 giri completati a testa dai fratelli Espargarò che hanno effettuato il lavoro di sgrossatura delle nuove moto. Iannone non è sceso invece in pista per problemi fisici, salirà sulla sua RS-GP direttamente mercoledì 6 febbraio insieme agli altri.

Terzo tempo della giornata per Michele Pirro (Ducati Test Team) che con la sua GP19 ha fermato il crono in 2’01”261 e 45 giri completati. Michele è stato anche il pilota ad aver completato più giri tra il day 1 ed il day 2, con ben 174 tornate nonostante il gran caldo sulla pista malese. Dietro a Pirro l’altra KTM ufficiale del francese Johann Zarco, a 9 decimi da Aleix ma a 7 dal suo compagno di box Pol.

Nella tre giorni malese si è vista anche una prima versione della Yamaha 2019 affidata dapprima ai classici collaudatori giapponesi e poi al tester ufficiale di Iwata Jonas Folger, che nella giornata odierna è anche scivolato causando l’interruzione dei test. Presenti in pista anche Sylvain Guintoli, tester Suzuki ed anche il pupillo della casa giapponese nel BSB Bradley Ray, che ha avuto modo di provare la GSX-RR in due sessioni da 15 minuti. Ai box insieme a loro anche le due GSX-RR di Rins e Mir, ancora coperte dai veli in attesa di vedere svelata la livrea per la stagione 2019.

Mancando Pedrosa (operato alla spalla destra in seguito ad un incidente in allenamento) il lavoro di sviluppo della RC16 è stato portato avanti non solo dai titolari Espargarò e Zarco ma anche da Mika Kallio, che ha completato 44 giri con un best di 2’02”201. Una curiosità legata al finlandese: non indosserà più il suo classico 36 (preso da Mir, in quanto i titolari hanno la precedenza sui tester nella scelta dei numeri) ma il 66 (che fu di Hofmann).

Bradley Smith chiude la tre giorni malese in sella all’Aprilia con un sesto tempo davanti alla KTM Tech3 di Miguel Oliveira. Per il portoghese 53 giri ed un best di 2’01”893. Tanti problemi ancora invece per l’idolo di casa Hafizh Syahrin con l’altra KTM Tech3 in 10^ posizione a 1”701 dalla vetta.

In attesa dei big che scenderanno in pista mercoledì 6 febbraio, buone indicazioni da Aprilia e KTM, mentre Ducati non ha bisogno di grandi lavori di affinamento della GP19 che poi andrà nelle mani di Dovizioso, Petrucci e Miller. Yamaha invece è ancora da valutare così come Suzuki, in attesa di vedere i piloti titolari all’opera.

Marco Pezzoni