Il GP di Portogallo ha visto José Antonio Rueda debuttare a tempo pieno in Moto3. Lo spagnolo di Red Bull KTM Ajo, vincitore sia di Red Bull Rookies Cup che del JuniorGP nel 2022, ha rispettato le aspettative sul suo conto, conquistando un ottimo 4° posto.

UN DEBUTTO COI FIOCCHI

C'è davvero poco da dire al nuovo astro nascente della Moto3: il GP di Portogallo è stato superlativo per José Antonio Rueda, al quale è sfuggito solo il podio a fine gara. Il weekend sul circuito di Portimão ha visto il #99 su KTM essere veloce fin da subito. Rueda ha conquistato il 2° tempo al termine dei tre turni di prove, dietro solo al connazionale Iván Ortolá. Lo stesso risultato è arrivato alla fine delle qualifiche, dove Rueda ha potuto assaggiare per la prima volta il parc fermé del Motomondiale. Il classe 2005 si è fermato a 374 millesimi dalla pole position di Ayumu Sasaki.

Se già questi risultati non bastavano per decretare il suo talento, nel GP di Portogallo José Antonio Rueda ha dato definitivamente prova delle sue capacità. Uno dei punti interrogativi più grossi sul debuttante riguardava la condotta di gara, dato che a livello giovanile Rueda ha vinto buona parte delle gare con ampio margine e spesso non è stato a lottare nel gruppo. Subito dopo il via lo spagnolo ha avuto qualche problema, transitando 7° sul traguardo del primo giro. Al terzo giro di gara Rueda è sprofondato al 12° posto, ma rimanendo comunque a contatto con il gruppo di testa. Da lì in poi il #99 si è tenuto a metà gruppo, dimostrando anche grande intelligenza tattica. Rueda ha saputo risalire la china negli ultimi giri grazie ad una grande progressione, che lo ha visto passare dal 7° al 4° posto in soli due giri.

SI SCOMODA IL PARAGONE CON PEDRO ACOSTA?

Grandissimo talento, giovane età, già competitivo all'esordio in Moto3 sulla KTM del team Red Bull KTM Ajo: José Antonio Rueda fa già sognare gli appassionati per una stagione alla Pedro Acosta nel 2021. Il vincitore in Moto2 a Portimão ha sbalordito tutti quanti nella sua stagione d'esordio nel Motomondiale, vincendo il titolo Moto3 alla prima occasione dominando la stagione. È normale che dopo una prestazione del genere le quotazioni di Rueda come potenziale outsider nella lotta al titolo si alzino. Dopotutto, a Rueda è riuscita la storica doppietta Rookies Cup-JuniorGP, cosa che non era riuscita nemmeno ad Acosta (vincitore solo della Rookies Cup nel 2020, l'allora CEV Moto3 andò a Izan Guevara, ndr).

"MI SONO DIVERTITO MOLTO"

Dopo il debutto mondiale al GP di Portogallo, José Antonio Rueda ha dichiarato: "È stato un inizio di stagione incredibile. Ho potuto lottare per le prime posizioni ed alla fine ho concluso in quarta posizione. Ci tengo a ringraziare la mia squadra per l'incredibile lavoro che ha fatto in questo weekend. Mi sono divertito molto durante la gara".

NON SOLO RUEDA: GLI ALTRI ROOKIE

Il GP di Portogallo non ha visto solo José Antonio Rueda mettersi in mostra tra i rookie Moto3. Infatti, sia Collin Veijer che David Salvador hanno concluso il proprio debutto da piloti titolari in zona punti. L'olandese di Husqvarna è 12° a soli 6" dal vincitore Daniel Holdago, mentre lo spagnolo di CIP Green Power è 13° dopo aver perso la volata col #95. Se Veijer, 2° classificato in Rookies Cup lo scorso anno, corre per un team molto competitivo come Intact GP, non si può proprio dire lo stesso per Salvador. Il team CIP Green Power ha affrontato un weekend molto difficile per i problemi del loro pilota Lorenzo Fellon, il quale si è dislocato la spalla nel giro di ricognizione e si sottoporrà ad un intervento in questi giorni.

Fuori dai punti Syarifuddin Azman, che ha chiuso la gara in 22^ posizione. Caduto invece David Alonso dopo soli tre giri di gara. Il colombiano, campione della Rookies Cup nel 2021, si trovava nel gruppo di testa dopo un weekend passato tra i migliori. Non ha concluso la gara nemmeno Filippo Farioli. Il pilota italiano di Red Bull KTM Tech3 ha avuto un debutto più difficile rispetto ai propri compagni debuttanti, cadendo al 5° giro della corsa. Il #7 dispone di un ottimo materiale, come dimostrato dalla vittoria del compagno Holgado. C'è di buono che Farioli ha girato molto da solo nel corso del weekend, potendo così imparare tanto e crescere come pilota.

Valentino Aggio

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