29 agosto 1976. Giacomo Agostini vince in sella alla MV Agusta il Gran Premio della Germania Ovest della classe 500: quella domenica di agosto di 42 anni fa terminava l'attività agonistica nel motomondiale della casa di Schiranna, attività che riprenderà il prossimo anno grazie all'accordo tra MV Agusta e Forward Racing Team. MV Agusta in questi anni era già tornata a correre a livello mondiale schierando moto sia nel WorldSSP che nel WorldSBK, ma che nel motomondiale mancava appunto da ben 42 stagioni.

Stile inconfondibile. Basta guardarla per capire che si tratta di una MV Agusta, la grossa presa d'aria frontale ricorda la forma classica dei fari delle F3 e F4 che gli appassionati possono comprare in concessionaria, le linee del cupolino e delle carene sono taglienti come quelle di tutte le MV degli ultimi anni, il telaio è il classico telaio in traliccio di tubi d'acciaio per la parte frontale che va a collegarsi con due piastre di alluminio ricavate al CNC, il serbatoio è posizionato sotto la sella del pilota parzialmente nascosto da un codino molto simile a quello della F3. L'elettronica è affidata a Magneti Marelli, mentre viene abbandonato il classico forcellone monobraccio a favore di un forcellone bibraccio realizzato da Suter su specifiche MV. A uscire dallo scarico SC-Project, già sponsor tecnico di MV nel WorldSSP e WorldSBK, non sarà però il suono del tre cilindri MV, ma quello dell'unità sempre tre cilindri ma da 765 centimetri cubi della inglese Triumph, che dall'anno prossimo fornirà i motori per le Moto2.

Queste le parole del Presidente Giovanni Castiglioni: “Sono molto orgoglioso di vedere il sogno di riportare MV Agusta nel Motomondiale diventare realtà.  Volevo ringraziare tutti i nostri ingegneri, tecnici e designer e i ragazzi del Forward Racing Team per avere reso tutto questo possibile in così poco tempo. Un ringraziamento speciale va a Giovanni Cuzari, per aver creduto in noi ed averci spinto a fare il massimo. Ci sarà ancora molto da fare, ma step by step porteremo la moto ad essere competitiva.

Giovanni Cuzari, team owner MV Agusta: “Inseguo questo sogno sin dai tempi di Claudio (Castiglioni). Numerose volte ho insistito per tornare con MV Agusta in MotoGP, e, quando Giovanni ha preso il posto del padre, spesso l’ho spronato a credere in un progetto tanto ambizioso. Finalmente lo ha fatto, ed oggi, 42 anni dopo, faremo il primo passo con il nostro prototipo di moto2 MV Agusta. Sono emozionatissimo, ma consapevole che questo è solo un primo esordio e che il lavoro da fare è ancora importante. Ho avuto modo di conoscere da vicino il Centro Ricerche Castiglioni, il vero cuore di MV Agusta, e ora ho la certezza che non ci manca nulla: la passione e la professionalità del gruppo capitanato da Paolo Bianchi, unita al mio meraviglioso gruppo di lavoro, che ringrazio singolarmente, è sicuramente il giusto mix per poter puntare al meglio.  Quello di oggi è un punto di partenza per arrivare a riportare questo marchio davvero in alto. Un grazie va, inoltre, a tutti coloro che hanno sostenuto e sostengono questo progetto, ora la parola passa al cronometro”.

Infine le parole del project leader Brian Gillen:“È da qualche anno che stiamo valutando un ritorno al Motomondiale e con il cambio di regolamento della categoria Moto2 per il 2019, dopo 42 anni ci troviamo davanti all’opportunità di esprimere tutto il nostro know how tecnico, sviluppato negli utlimi 6 anni di gare nel mondiale Superbike e Supersport. Il progetto Moto2 è molto ambizioso e stiamo impegnando tutte le nostre risorse di R&D ed esperienza nelle corse per costruire una moto completamente nuova, diversa da tutte le altre ed all’altezza del marchio MV Agusta.

Mathias Cantarini

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