Romano Fenati potrà tornare in pista e prendere anche parte al Motomondiale 2019. E’ quanto uscito dal patteggiamento della pena iniziale di 8 mesi proposto dagli avvocati del pilota ascolano ed accettato dal Tribunale Federale. Si conclude così una brutta vicenda iniziata il 9 settembre 2018.

Questo è quanto dichiarato dal Procuratore Federale Antonio De Girolamo al temine dell’udienza di patteggiamento: “Non vogliamo crocifiggere Fenati, ma neanche fare finta che non sia successo alcunché: lui nelle fasi processuali ha chiesto scusa, e c’è anche chi non lo fa. C’è un accordo sulla richiesta fatta dai difensori di Fenati di applicazione di una sanzione finale di mesi 5 e giorni 10 alla quale si arriva dagli 8 mesi di pena base”.

La cosa “assurda” è che Fenati, nonostante la licenza italiana sospesa, avrebbe potuto correre appoggiandosi ad un’altra Federazione visto che la licenza internazionale era comunque ancora valida…

Facciamo un doveroso passo indietro per ricapitolare i fatti che hanno portato al patteggiamento della pena iniziale di 8 mesi di sospensione della licenza. Durante la gara della Moto2 di Misano, Romano si è reso protagonista di un brutto gesto ai danni di Stefano Manzi. Come reazione allo stile di guida del pilota del team Forward, il rider ascolano sul rettilineo che porta alla curva della Quercia aveva infatti tirato il freno anteriore della moto di Manzi.

Un gesto punito subito dalla Direzione Gara con la bandiera nera, ma che poi è stato inasprito con la squalifica per le successive tre gare del campionato. Da quel momento è partita una gogna mediatica nei confronti di Fenati che non ha avuto precedenti. Addirittura è stato inoltrato un esposto da parte del Codacons alla Procura di Rimini per tentato omicidio.

Da quel momento Fenati è stato dapprima licenziato in tronco dal team Marinelli ed anche il suo team per il 2019 (MV Agusta-Forward) ha stracciato il contratto di Romano poiché il comportamento del pilota non si è rivelato in linea con l’etica del team, secondo quanto scritto in una nota da Giovanni Castiglioni di MV. Comportamenti dovuti dai rispettivi team, perché il fatto era di una gravità tale da poter compromettere anche l'incolumità di Stefano Manzi che sarebbe potuto volare via ad oltre 200 km/h.

Manzi, in una intervista TV rilasciata a SportMediaset, ha poi teso una mano a Fenati perdonandogli il gesto. Tanti altri piloti, tra i quali Mir (suo avversario in Moto3) ed Elias si sono schierati dalla parte di Romano, che dopo i due contratti stracciati si è rintanato nel silenzio più totale tornando a lavorare con suo nonno in ferramenta e non pensando minimamente alle gare.

Queste le parole di Romano al termine dell’udienza: “Mi sto dando da fare in ferramenta, non sto nemmeno seguendo la gare in tv, anzi non so nemmeno come siano andate quelle dell'Australia... Adesso penserò con calma a una soluzione per l'anno prossimo”.

Dietro la richiesta di patteggiamento della pena ci sarebbe addirittura Dorn,a che non vorrebbe perdere del tutto un pilota come Fenati, anzi lo rivorrebbe in pista al più presto sperando che questa vicenda gli sia servita da lezione. 

C’è tutto l’inverno per Fenati per trovarsi un team per il prossimo anno. Ma la domanda vera è: chi sarà disposto e disponibile a dare ancora fiducia a Romano Fenati? Ed il pilota avrà davvero imparato la lezione e smussato questo lato del suo carattere?

Ai posteri l’ardua sentenza…

Marco Pezzoni - @marcopezz2387