In una gara corsa su una pista per il 90% asciutta ed il 10% bagnata, anche partendo dalla pit lane Marc Marquez riesce a portarsi a casa la vittoria davanti al compagno di box Pedrosa e agli alfieri di Yamaha Factory Lorenzo e Rossi. Per Marquez si tratta della 9^ vittoria su 9 gare disputate nella MotoGp 2014, diventando il più giovane ad aver ottenuto una sequenza simile di vittorie. Bravi Iannone ed Aleix Espargarò rispettivamente 5° e 6°, mentre 7° è giunto Pol Espargarò. Male Bradl che dopo aver sognato nelle fasi iniziali chiude addirittura 16°.

La cronaca. Stranissima partenza di questo appuntamento sul tracciato del Sachsenring: la gara viene dichiarata bagnata ma il tracciato è per lo più asciutto. Tra i piloti di punta solo Bradl azzarda le slick in partenza seguito da piloti minori, mentre i top sono su gomme rain. Dopo il warm up lap, i big rientrano ai box per cambiare le gomme e passare alle slick, mentre il resto dello schieramento rimane in pista e si schiera secondo le posizioni ottenute in qualifica. Partenza con Bradl che balza subito in testa seguito da Petrucci e Laverty, poi tutti gli altri. I top partono dalla pit lane con Marquez che prende la testa del gruppo seguito a ruota subito da Pedrosa, Aleix Espargarò e Rossi. Le Honda Repsol hanno un ritmo insostenibile per gli altri e in 3-4 giri chiudono il gap su Bradl dopo una serie emozionante di sorpassi. A questo punto Marquez passa Bradl e la stessa operazione viene copiata da Pedrosa, che per un paio di giri insidia Marquez per la testa della gara. Marquez e Pedrosa girano costantemente sul passo del 22”0 – 22”1 e hanno un margine di 5 secondi sulla coppia Yamaha formata da Lorenzo e Rossi, che si è liberata in fretta di Bradl. Dalla testa della corsa alla 5^ posizione per il tedesco, che perde progressivamente terreno facendosi risucchiare anche da Iannone, Aleix Espargarò e man mano dagli altri. Non girano male le Yamaha Factory ma ci sono quei 3-4 decimi di passo di differenza dalle Honda e così il distacco sale progressivamente fino a 7 secondi. Nel frattempo, anche le Ducati di Dovizioso e Crutchlow si sono liberate di Bradl che è in costante caduta libera, prima che la stessa operazione venga eseguita anche da Pol Espargarò. Se in testa la gara non ha più molto da dire, è dalla 5^ posizione in giù che c’è da diveritrsi: Iannone sembra accusare degrado delle gomme e viene avvicinato da Aleix Espargarò, mentre c’è lotta tra Dovizioso e Crutchlow che si sorpassano più volte facendo il gioco dello stesso Espargarò che recupera terreno su di loro dopo aver seminato la Honda PR di Scott Redding. Espargarò si libera delle due Ducati e sale in 7^ posizione, ma ormai staccato dal fratello Aleix. Nel frattempo anche Bautista sta recuperando bene e in poco tempo anch'egli arriva sulle Ducati, mente Bradl è sprofondato ai margini della zona punti, 15° e con pochi decimi su Petrucci. Tra i due piloti Honda non succede nulla, tranne qualche giro veloce di Pedrosa che si avvicina a Marquez, ma non basta per pensare di attaccarlo; le due Yamaha sono distanti tra loro di 7 secondi, Iannone ha 4” di ritardo da Rossi. Sotto la bandiera a scacchi è Marquez a transitare per primo e a prendersi la 9^ vittoria consecutiva davanti a Pedrosa e Lorenzo. Quarto Rossi, quinto Iannone, sesto e settimo i fratelli Aleix e Pol Espargarò, ottavo Dovizioso, nono Bautista e decimo Crutchlow. Petrucci è 15° davantia a Bradl solo 16°.

Marco Pezzoni

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