Al Gran Premio San Marino McPhee vince dopo una gara entusiasmante. Il pilota britannico si mette alle spalle i due giapponesi Ogura e Suzuki conquistando 25 punti importanti per la corsa al Mondiale.

Alla partenza Tony Arbolino brucia tutti alla terza curva mettendosi in testa, mentre qualche metro più indietro un contatto mette fuorigioco Celestino Vietti che era scattato dalla settima posizione. Nella dinamica dell'incidente Garcia chiude la traiettoria a Fernandez e Vietti non può nulla per evitare il pilota spagnolo.

Dopo due giri il GP di Misano vede i due giapponesi, Suzuki e Ogura, comandare la gara anche se Rodrigo, Arbolino e Migno fanno capire di non voler arretrare di un centimetro. Nei giri successivi Rodrigo scavalca si porta in testa approfittando di un leggero calo di Ogura che scende al quinto posto, mentre Suzuki rimane aggrappato alla seconda posizione.

A 17 giri dal termine nel gruppetto di testa arriva anche Binder, scattato 19esimo e autore di una magnifica rimonta che lo porta fino al primo posto. Rodrigo però non ci sta e risponde subito all'attacco del sudafricano. Nel frattempo Foggia si è portato al quarto posto, mentre gli altri italiani, Fenati e Migno, rimangono incastrati nel traffico.

Dopo 9 giri Suzuki e Ogura perdono un po' di terreno dalle prime posizioni con il poleman che scende addirittura in 10^ posizione. Un po' in ombra fin qui anche McPhee e Arenas, due piloti in piena corsa per il titolo insieme ad Ogura e Arbolino.

Mancano 10 giri al Gran Premio di San Marino e a comandare la gara è ancora Rodrigo che deve lottare per tenere dietro un incontenibile Binder. Resiste Foggia in quarta posizione dietro Masia, autore anche lui di una grande gara. Prova a recuperare anche Suzuki che si porta in quinta posizione, mentre Ogura rimane impantanato all'ottavo posto.

Al quattordicesimo giro Binder cade rovinosamente dopo una prestazione ottima con Foggia che tocca la moto del sudamericano, ma riesce a controllare la sua. Ne approfittano i due piloti del team Sic58 Squadra Corse che rientrano nella top 4. Suzuki addirittura si riprende la prima posizione, ma Masia e Rodrigo si rimettono di nuovo davanti.

A 5 giri dal termine solito grande gruppone di moto pronte a giocarsi la vittoria. Suzuki prova un doppio sorpasso su Rodrigo e Masia, ma il giapponese non riesce a chiudere bene la traiettoria andando leggermente lungo. Al 18esimo giro il primo degli italiani è Tony Arbolino che è rimasto a contatto con i primi 5 per tutto il corso della gara. Gran Premio entusiasmante per i 10.000 tifosi che hanno raggiunto il circuito.

Quattro giri alla conclusione e Masia guida la gara davanti a Rodrigo e McPhee, nel frattempo entrato nel gruppo di testa. Arenas riesce a superare Arbolino e Suzuki mettendosi in terza posizione. Mancano 3 giri e Suzuki attacca Rodrigo e Arenas conquistando il terzo posto e ad inizio del 22° giro si porta in seconda piazza puntando il race leader Masia. Colpo di scena incredibile con la caduta di Arenas che prova a ripartire, ma il pilota spagnolo è costretto al ritiro.

Ultimo giro. Masia guida la gara con alle spalle McPhee e Rodrigo. Suzuki e Ogura guardano in quarta e quinta posizione in attesa del pertugio giusto. Il pilota numero 24 compie un sorpasso incredibile all'esterno guadagnando il secondo posto innescando una grande lotta con il compagno di squadra Ogura. McPhee ne approfitta e vola al traguardo vincendo una gara fondamentale in ottica Mondiale. Caduta pesantissima per Arenas che lascia per strada punti utilissimi per la classifica piloti.

Questo l'ordine di arrivo finale:

1    J. MCPHEE 2    A. OGURA 3    T. SUZUKI 4    J. ALCOBA 5    G. RODRIGO 6    T. ARBOLINO 7    J. MASIA 8    R. FENATI 9    D. FOGGIA 10   A. MIGNO

Michele Iacobello