E' stato come sempre uno spettacolo assai divertente quello offerto dalla Race of Champions, ospitata quest'anno dal Marlins Park di Miami, nel moderno impianto che ospita la locale squadra di baseball. Nel circuito appositamente allestito per l'occasione, Juan Pablo Montoya si è tolto la soddisfazione di mettere tutti in riga, conquistando il successo finale dopo una cavalcata che lo ha visto trionfare in otto delle nove manche disputate. Il pilota IndyCar, già vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, ha battuto in finale la concorrenza di un altro grande protagonista, quel Tom Kristensen trionfatore in ben nove occasioni nella 24 ore di Le Mans. Prima del danese, Montoya ha avuto la meglio nei confronti di Pascal Wehrlein e Peter Solberg nel girone eliminatorio, prima di sconfiggere Travis Pastrana e successivamente Felipe Massa in semifinale.

Fiato sospeso per la disavventura occorsa a Pascal Wehrlein. Impegnato in una sfida sul filo dei centesimi con Massa, il tedesco (neo-pilota Sauber in Formula 1) ha finito per invadere la corsia dell'avversario subito dopo il traguardo, toccando la vettura del brasiliano e innescando una pericolosa carambola per sé e per il...malcapitato passeggero. Per fortuna, tutto si è risolto nel migliore dei modi, nonostante i danni riportati dalla Polaris Slinghsot che a terminato la propria corsa a cavallo delle barriere.

Delusione, invece, per un altro atteso protagonista della vigilia: Sebastian Vettel. Il tedesco, detentore del titolo 2015, non è infatti riuscito a superare il girone eliminatorio, dovendo cedere il passo a Helio Castroneves e Travis Pastrana. Per il ferrarista, a nulla è servita la vittoria ottenuta nella sfida con Alexander Rossi: per lui sarà ora il tempo di concentrarsi esclusivamente sulla propria stagione in Formula 1, visto che tra poco più di un mese avranno luogo i primi test pre-stagionali a Barcellona.

Marco Privitera

 

{jcomments on}