Che la Formula 1 2014 fosse portatrice di grandi novità tecnico-regolamentari, già lo si sapeva. Ma, complice forse anche la pioggia, le qualifiche di Melbourne hanno portato inaspettati protagonisti alla ribalta. Nomi che non appartengono (non ancora, almeno) all'immaginario collettivo dei tifosi di tutto il mondo, ma che in condizioni di precarietà hanno saputo esprimere al meglio tutto il proprio talento. Stiamo parlando di gente come Kevin Magnussen, Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat, 64 anni in tre. I golden-boy della Formula 1 del futuro hanno decisamente saputo fare bella figura, chi mettendo in riga il proprio più esperto compagno di squadra e chi mostrando doti velocistiche e sangue freddo fuori dal comune. Una bella risposta a chi ha sostenuto (e continua a sostenere) che per guidare le vetture 2014 fosse indispensabile disporre di piloti navigati ed esperti, non facendo probabilmente i conti con l'irruenza e la freschezza degli esponenti della nuova generazione.

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