Il quinto incidente negli ultimi quattro week-end di gara sta facendo traballare pericolosamente la posizione di Felipe Massa in seno alla Ferrari. Il contratto del brasiliano, in scadenza a fine stagione, potrebbe non essere rinnovato dalla Scuderia, alla luce delle prestazioni assai altalenanti mostrate in questa prima metà del 2013. Già lo scorso anno il Cavallino sembrava sul punto di voler sostituire Massa, il quale però con una positiva seconda parte di stagione aveva convinto i vertici del team a rinnovargli la fiducia per un altro anno. Ma adesso, la situazione sembra complicarsi per il paulista: l'ennesima uscita di pista, avvenuta dopo soli quattro giri della gara al Nurburgring, sembra aver ormai spazientito più di una persona all'interno del team. Il quale, se da un lato ha ribadito ufficialmente il pieno supporto al proprio pilota (pur riconoscendone il momento difficile), dall'altro non ha nascosto di non aver riscontrato alcun problema tecnico sulla vettura, ammettendo implicitamente un errore umano alla base dell'uscita di pista. A tal proposito, mentre da un lato il direttore tecnico Pat Fry ha dichiarato: "Mi dispiace per Felipe, aveva fatto un’altra grande partenza ma purtroppo ha bloccato le ruote posteriori in frenata ed è finito in testacoda, forse anche a causa della scarsa aderenza", dall'altro il brasiliano sostiene una versione opposta: "All’inizio del quarto giro, quando mi trovavo sul rettilineo, nel momento in cui ho frenato le ruote posteriori si sono bloccate e non sono riuscito ad impedire che la macchina si girasse. Quando mi sono fermato poi è rimasta inserita la quinta marcia ed il motore si è spento. E’ molto strano rimanere bloccato in quel modo, anche se per il momento la squadra non ha riscontrato nessuna anomalia". Una diversità di vedute che potrebbe rappresentare il preludio ad una separazione a fine stagione, dopo ben nove stagioni di permanenza del brasiliano come pilota titolare del team. Anche perchè finora la Ferrari, ribadiamo, non ha mai mancato di ribadire la fiducia al proprio pilota: ma se venisse confermato un altro errore di guida da parte del brasiliano, questa potrebbe essere stata la goccia in grado di fare traboccare il vaso in casa Ferrari. A dire il vero, Massa aveva iniziato positivamente la stagione, sulla scia delle ottime prestazioni messe in mostra nella seconda metà del 2012: nelle ultime quattro gare, però, il brasiliano ha raccolto la miseria di 12 punti, a fronte dei 51 conquistati dal compagno Alonso, il quale lo precede ora di ben 66 punti in classifica quando non siamo nemmeno giunti al giro di boa stagionale. Un trend che ha costretto il Cavallino a dover cedere la seconda piazza in classifica Costruttori alla Mercedes, avanti ora di tre lunghezze. Ma al di là delle prestazioni altalenanti di Massa (spesso veloce in prova ma poco concreto in gara) ciò che preoccupa è stata la sconcertante attitudine a finire a muro che il brasiliano sembra aver sviluppato ultimamente. Una "capacità" che, oltre ai danni in termini economici, ha spesso messo in difficoltà la squadra, costretta a dover concentrare lo sviluppo della monoposto sulla sola vettura di Alonso. Ma andiamo a ripercorrere quelli che sono stati i "botti" di Massa negli ultimi quattro appuntamenti.

Gp Monaco, prove libere 3: Massa perde il controllo della vettura in frenata alla curva di Saint-Devote, andando a schiantarsi dapprima sulle barriere con la fiancata sinistra e poi di muso contro le gomme poste a protezione del guard-rail esterno. La Ferrari individua nell'errore umano la causa dell'incidente, forse dovuto ad una gobba presente sull'asfalto che avrebbe condizionato la F138 in fase di frenata. Il team non riesce a riparare la vettura in tempo per le qualifiche e Massa è così costretto a prendere il via della gara dai box.

Gp Monaco, gara: stesso incidente di 24 ore prima. Stesso punto, stessa dinamica, stessi seri danni alla vettura. L'unica differenza è che stavolta la Ferrari comunica di aver riscontrato un problema all'anteriore sinistra, scagionando il proprio pilota da qualsiasi responsabilità.

Gp Canada, qualifiche: il brasiliano è impegnato nel proprio giro di qualifica nel corso della Q2 quando perde il controllo dell vettura in frenata alla curva 3. La vettura urta le barriere e le prove finiscono anzitempo per il brasiliano. Il quale ammette le proprie colpe dicendo di essere stato tratto in inganno dall'asfalto ancora umido.

Gp Gran Bretagna, prove libere 1: la pista va asciugandosi dopo la pioggia ma Felipe finisce in testacoda all'uscita della Stowe danneggiando il musetto della monoposto. Le sue prove finiscono in anticipo ed il pilota rivela di aver perso l'auto in fase di accelerazione, non potendo evitare il testacoda ed il successivo urto contro le barriere.

Gp Germania, gara: Massa parte bene ma all'inizio del quinto giro finisce in testacoda alla curva 1, terminando anzitempo la propria gara. Il pilota parla di un bloccaggio anomalo delle ruote posteriori ma la squadra non conferma tale ipotesi. In effetti, quest'ultima uscita di pista ha suscitato più di una perplessità anche a causa della traiettoria anomala seguita dalla vettura, con il posteriore che bloccandosi è partito verso l'interno della pista anzichè verso l'esterno, come solitamente avviene in questi casi. Un elemento che lascerebbe supporre ad un problema nella ripartizione di frenata, con il pilota che avrebbe "caricato" troppo sul posteriore, se non addirittura ad un bloccaggio del cambio.

Sta di fatto che, adesso come non mai, il futuro di Felipe nel team è decisamente incerto. Le alternative per un'eventuale sostituzione a fine stagione, al momento, sembrerebbero restringersi a tre nomi. Il primo è quello di Jules Bianchi. Cresciuto nel Ferrari Driver Academy, ha debuttato quest'anno con la Marussia mettendo in mostra buone doti, seppur con tutti i limiti della vettura. A suo favore gioca il fatto di avere un pedigree tutto ferrarista (e Nicolas Todt come manager), mentre gioca contro di lui l'inesperienza: quel che è successo domenica al Nurburgring ne è la dimostrazione. La seconda opzione potrebbe essere Nico Hulkenberg: già accostato più volte in passato al Cavallino, è già in rotta di collisione con la Sauber ed ha anche maturato, nonostante la giovane età, esperienze in diversi team: dapprima con la Williams, poi con la Force India e, appunto, attualmente con la scuderia elvetica. Infine, il nome a sorpresa che potrebbe emergere nella rosa dei candidati è di un pilota che, al momento, è alla ricerca di un volante per la prossima stagione: stiamo parlando del giapponese Kamui Kobayashi. Dopo aver perso il sedile della Sauber alla fine del 2012 per mancanza di sponsor, è stato ingaggiato dalla Ferrari che lo ha coinvolto nel programma Gt. Recentemente ha provato il simulatore a Maranello, e non è escluso che la Scuderia non lo tenga in considerazione viste le sue doti che abbinano velocità ad una guida spettacolare e aggressiva. Insomma, il Cavallino del futuro potrebbe parlare anche un pò giapponese.