A pieno titolo nella selezione finale per il LiveGP Award 2020, Tony Arbolino è meritevole del nostro premio anche solo per la tenacia con cui ha concluso la stagione, con il culmine nella gara di Portimão. Nonostante qualche errore di troppo nelle qualifiche, e quel Gran Premio saltato per un caso di COVID nel suo aereo di ritorno, Tony ha concluso secondo con 4 punti di distacco da Arenas. E merita il LiveGP Award.

IL NOSTRO PREMIO

Come tutti gli anni, siamo giunti al momento in cui bisogna per forza decidere chi è stato il pilota italiano sotto i 23 anni ad emozionare di più prima la redazione e poi i nostri lettori. Il LiveGP Award di quest’anno vede però una tra le annate migliori per i nostri compatrioti degli ultimi tempi, e tra Bastianini, Bezzecchi, Arbolino, Surra e Montella non è certamente facile decidere chi sia stato il migliore del 2020, nonostante un Enea campioine del mondo.

PERCHE’ ARBOLINO

Io personalmente ho selezionato Tony Arbolino, e se non fosse sufficente il secondo posto nel mondiale più difficile di sempre, in una categoria come la Moto3 che resta imprevedibile fino alla fine, basta guardare la gara di Portimão in replica per capire di cosa sto parlando. Una gara iniziata dalla nona fila, costellata di carenate, sorpassi, chiuse di sterzo, frenate ai limiti del possibile, sudore e qualche lacrima. Una tra le più belle che io ricordi, per un pilota che ci ha creduto fino all’ultimo metro di poter agguantare quel titolo che è rimasto distante solamente 4 punti.

ERRORI E SFORTUNA

Certo, ci sono stati degli errori nel corso della stagione. Il più eclatante riguarda sempre Portimão, dove Tony ha abortito qualsiasi giro buono potesse fare in qualifica a causa del traffico. Li bisognava far vedere meno stress e più voglia, ma tant’è. Ad aggiungersi a questi errori, il Gran Premio saltato a causa di un caso COVID in uno dei voli presi da Arbolino.

IL DUBBIO

25 punti non assegnati che lasceranno a tutti il dubbio, i “chissà” non espressi, la mancata controprova che quei 4 punti non siano proprio in quei 25 che Tony non ha potuto lottare per avere. Poi c’è stato il contatto in Qatar a pochi giri dal termine, Misano 2 incolore e troppo lontano visto Misano 1, una Jerez difficile. Però ci sono 5 podi, una pole, nessuno zero se non quello dell’esclusione. E, soprattutto, l’atteggiamento di un campione che non molla mai. Non ho dubbi, Tony Arbolino merita il LiveGP Award 2020.

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Alex Dibisceglia