Il super-sondaggio "LiveF1 Award", indetto allo scopo di eleggere il miglior pilota italiano dell'anno secondo le preferenze espresse dai nostri lettori, si avvia ormai alla conclusione dopo migliaia di preferenza già espresse. L'ultimo protagonista (ma non certo per "demeriti" acquisiti sul...campo) è l'assoluto fuoriclasse e dominatore indiscusso di una disciplina dove coraggio, precisione di guida ed esperienza giocano un ruolo più che mai fondamentale.

Stiamo parlando di Simone Faggioli, il "Signore delle Cronoscalate", reduce dalla conquista del settimo titolo europeo e del decimo in ambito tricolore. Per il pilota toscano è stata infatti l'ennesima stagione da incorniciare, dopo aver intrapreso la nuova sfida al volante della Norma M20 FC motorizzata Zytek e gommata Marangoni/LeCont, al termine di un lungo sodalizio durato diverse annate con l'Osella. Faggioli non ha praticamente avuto rivali, conquistando entrambi i titoli con largo anticipo e sancendo ancora una volta la propria netta supremazia nella categoria.

Ma chi è Simone Faggioli? Nato a Firenze il 24 Luglio 1978, dopo alcuni anni di esperienze e successi a bordo di vetture Turismo debutta nel 2001 nelle cronoscalate, piazzandosi al secondo posto nel Campionato Italiano Velocità Montagna. L'anno seguente, sempre a bordo dell'Osella, coglie il primo titolo in ambito tricolore, impresa che ripeterà anche nelle stagioni 2003 e 2004. La stagione 2005 è quella della consacrazione anche al di fuori dei confini nazionali: Simone si laurea difatti campione europeo al volante della PA21, vettura con la quale conquista altri due titoli tricolori nel 2006 e 2007. Dopo un'annata che lo vede impegnato nello sviluppo della nuova PA27, nel 2009 torna al successo in ambito continentale a bordo della formidabile FA30 spinta dal motore Zytek 8 cilindri e 3000 cc, con la quale conquista la doppietta anche nelle stagioni 2010,2011,2012 e 2013. Per l'annata 2014 Faggioli va alla ricerca di nuovi stimoli, accettando la sfida di correre con la Norma, biposto francese con la quale non fallisce l'appuntamento con la gloria: colleziona infatti il settimo alloro continentale ed il decimo in ambito nazionale, confermandosi ancora una volta come l'uomo da battere. In attesa di nuovi, grandi successi.

Marco Privitera

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