Danilo Petrucci è stato ospite a Motorbike Circus, nel corso della puntata 301 andata in onda su LiveGP.it. Con la nostra redazione, il pilota ternano ha parlato della sua recente esperienza in Dakar e del passaggio nel MotoAmerica con Ducati per il 2022.

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LA SCELTA DI DANILO

"Ho fatto un ragionamento diverso rispetto a quello che si possa pensare. Non ho avuto la possibilità di rimanere in MotoGP e per questo non ho voluto andare in SBK: l'impegno che ci vuole per le due categorie è pressoché lo stesso. Dopo tanti anni di sacrifici ho pensato prima a me che alla mia carriera: gli ultimi due anni sono stati davvero difficili. Voglio ritrovare la gioia in quello che mi piace fare, per questo ho optato per un cambio radicale come la Dakar prima ed il MotoAmerica poi. In Arabia sono stato davvero felice, questo non mi succedeva da un po'. Cambierò continente, sarà una bella esperienza di vita: ho bisogno di staccare la spina dopo la pressione della MotoGP."

GLI ACCIACCHI

"La clavicola sta molto meglio: non sono ancora al 100%. Di certo non sono tornato a casa come nuovo, ma in una gara come la Dakar c'è da aspettarselo. Per la prima volta nella mia carriera essere grosso e resistente mi ha aiutato: invece di cambiare dieta, ho cambiato sport!" [ride]

IL PASSAGGIO NEGLI USA

"Il MotoAmerica è un campionato particolare: ci sono dei piloti davvero forti con moto molto competitive. La cosa più difficile non sarà né adattarsi alla nuova moto né agli avversari, ma ai tracciati. Conosco solo due piste sulle dieci totali, avrò bisogno di fare dei test: è comunque un grande impegno. Vorrò divertirmi nel 2022, ma so che avrò tutti gli occhi addosso."

L'ESPERIENZA ALLA DAKAR

"Alla Dakar ho fatto un qualcosa di grande, ma c'è una distinzione da fare: si può correre per la tappa oppure per la gara. Durante la prima settimana i big si sono tenuti qualcosa in tasca ed hanno fatto una differenza abissale a livello di velocità e navigazione specialmente negli ultimi giorni. Per tenere il loro ritmo ho fatto fatica nella navigazione: i big riescono a leggere bene il roadbook nonostante le velocità incredibili. Il giorno che sono partito per primo non mi sono veramente misurato con la navigazione perché la tappa è stata sospesa, ma avrei faticato molto. Una volta ufficialmente ritirato al secondo giorno era una questione tra me e la Dakar: tre giorni dopo ho vinto la tappa. La cosa che mi ha sorpreso di più è il freddo ed i trasferimenti: abbiamo fatto 9000 km in due settimane con temperature bassissime. Durante la Dakar mi hanno scritto molti piloti MotoGP: per chi ne capisce di moto, già solo un podio in una gara del genere è qualcosa di straordinario. Andrea Dovizioso è stato il primo a scrivermi."

RIVIVI LA PUNTATA 301 DI MOTORBIKE CIRCUS

Oltre all'intervista di Danilo Petrucci, ieri sera sono stati ospiti a Motorbike Circus anche Kevin Manfredi e Emilio Malagoli. Ecco il link per rivedere la diretta.

https://www.youtube.com/watch?v=dynYnIouhTg

Valentino Aggio

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