Come ti sei trovato sulla nuova moto?

Benissimo, mi sono trovato molto bene. I primi giorni di test sono stati molto positivi. Con il team ho cercato di instaurare subito un ottimo rapporto: è stato molto facile poichè li conoscevo già. Mi hanno accolto molto bene, ho trovato un'ottima professionalità e mi piace molto il loro metodo di lavoro, quindi secondo me potremmo fare molto bene il prossimo anno. 

Le moto saranno quasi tutte uguali: ci sarà una moto che farà la differenza? Quali differenze hai trovato fra la vecchia e la nuova moto?

Nel 2018 le moto saranno praticamente tutte uguali: la maggior parte dei telai saranno targati Kalex, con qualche KTM. Nel 2019 ci sarà il passaggio ai nuovi motori e la situazione sarà un po' stravolta, quindi ci potrà essere un rimescolamento di carte. Le differenze tra la vecchia e la nuova moto non sono molte, forse c'è più accuratezza dei dettagli, che può fare la differenza in una categoria come la Moto2. 

Hai ottenuto molti zeri a causa di contatti: potevi evitarli oppure ti senti colpevole?

Quest'anno è stato un anno molto sfortunato: mi sono infortunato a Le Mans e lì sono iniziati i problemi. Ho fatto un paio di zeri per colpa mia, ma per la maggior parte non potevo fare nulla: o sono stato urtato da altri piloti o ho avuto problemi di altro tipo, ad esempio quando ho saltato i round di Germania e Barcellona a causa dell'infortunio. 

Chi saranno i 3 piloti da battere nel 2018?

Sicuramente il mio compagno di squadra Pecco Bagnaia, che ha fatto un anno in crescendo e dei test mostruosi e poi Miguel Oliveira con la KTM e Alex Marquez: questi saranno i piloti in lotta per il titolo...e poi spero di esserci anche io!

Ti abbiamo visto al Monza Rally Show, al volante di una 4 ruote: ti piace?

Si, mi è piaciuto molto. Mi sono divertito tantissimo, era la mia prima volta su una macchina vera. E' stata un'esperienza incredibile e spero di ripetermi nel 2018. 

Quali sono gli obbiettivi del 2018? Come ti vedi dopo 5 gare?

Non lo so: è sempre difficile prevedere le gare, perchè non dipende tutto dal pilota, ma ci possono essere tantissime variabili. Però voglio partire con il piede giusto per una stagione in crescita, ma soprattutto costante. La costanza è quella che mi è mancata nel 2017, quindi la parola chiave del 2018 sarà questa!

Giulia Scalerandi