D: Greg, benvenuto a questo speciale di Motorbike Circus su Radio LiveGP!

GH: Grazie Marco, è la prima volta che sono ospite del programma e non vedo l’ora di parlare con te di questa nuova entusiasmante stagione.

D: Nella scorsa settimana abbiamo assistito alle presentazioni dei team ufficiali, con un occhio particolare ad Honda-Red Bull...

GH: Sì Marco, come sempre il test in Australia sarà estremamente importante a pochi giorni dalla gara. Non ci dirà esattamente come andrà poi il weekend, il circuito è imprevedibile, così come il meteo. Kawasaki e Ducati saranno i team da battere, ma Honda avrà un difficile avvio di stagione con la nuova Fireblade, poi può succedere di tutto in Australia ma non sarà un anno facile per loro.

D: Nonostante un bel po’ di soldi provenienti dallo sponsor sarà tutto nuovo per il team, tra moto e coppia di piloti, con Bradl che arriva dalla MotoGP e dovrà imparare tanti circuiti.

GH: Sì hai assolutamente ragione, Red Bull ha investito tanto nel team Honda Ten Kate sostenuto da Honda Europe. Ten Kate ha la nuova Honda Fireblade ed anche la versione stradale, ma i terremoti in Giappone negli scorsi mesi hanno fatto sì che arrivassero solo poche versioni stradali e soltanto 3 settimane fa prima dei test di Jerez di gennaio. Avranno tanto da lavorare sicuramente. Per quanto riguarda i piloti, sono entrambi campioni del mondo: Hayden iridato in MotoGP nel 2006, Bradl campione del Mondo Moto2 nel 2011 e poleman a Laguna Seca 4 anni fa in MotoGP. Nicky Hayden si sta adattando con difficoltà alla nuova moto ma non ha perso il suo entusiasmo, saranno settimane difficili. Stefan Bradl deve adattarsi alla nuova moto, alle Pirelli ed imparare i circuiti sui quali non è mai stato come Buriram, Imola e un paio di altre piste. Sfide in arrivo per Honda!

D: Cosa ne pensi del cambio di regolamento relativo alla partenza di gara-2?

GH: Mi sono perso tra tutte le diverse opinioni in merito! (ride) Sarà interessante ed io sono eccitato all’idea, perché quelli che vedremo saranno due ordini di partenza diversi. E’ un cambiamento epocale per il Mondiale arrivato quest’anno alla sua 30^ stagione, visto che negli anni si era sempre vista la stessa griglia di partenza per gara-1 e gara-2, il che per certi versi è una cosa positiva perché il più veloce in Superpole era sempre davanti o chi aveva avuto una pessima Superpole era in mezzo alla griglia. Ora avremo un mix delle due cose, perché teoricamente il più veloce della Superpole si ritrova a partire in terza fila in ordine inverso, quindi 1°-2°-3° di gara-1 partiranno 7°-8°-9° in gara-2 e sarà una bella sfida recuperare le posizioni di vertice. Alla fine il vincitore partirà 9°, il secondo ed il terzo rispettivamente 8° e 7°. Lo spiegherò meglio su Eurosport. La cosa interessante però è che potremo vedere costruttori diversi in prima fila: per esempio Yamaha, MV Agusta, BMW ed Honda che arrivano entro i primi 9 in gara-1, possono ritrovarsi in pole o in seconda fila in gara-2. E’ buono per i team, per i tifosi, per gli sponsor e le tv. Penso che la differenza maggiore si abbia nel risultato della gara o durante la gara stessa, comunque sarà interessante vedere quanto ci metteranno a tornare davanti piloti del calibro di Rea e Davies che partiranno dalla terza fila.

D: Parlando con Melandri un paio di settimane fa, rispondendo alla domanda sul cambio di regolamento mi diceva che la nuova partenza di gara-2 può essere pericolosa perché se il quarto ha il passo dei primi 3 può creare il buco ed andarsene…

GH: Ci sono tante discussioni in merito. Rispetto quello che pensa Melandri in proposito, ma penso che sia ben più pericolosa l’inversione totale della griglia o comunque trovare davanti piloti come Russo e Jezek per esempio, che hanno una grande differenza in termini di velocità e tempi sul giro diversi rispetto ai più veloci. Guardando però alla griglia di quest’anno c’è tanta classe: 16 dei 21 partenti sono saliti sul podio nella loro carriera in Superbike, quindi vanno tenuti d’occhio perché possono finire nei 9 di gara-1. Può capitare di trovare piloti del calibro di Camier con la MV, i piloti Yamaha o quelli di BMW che non sono particolarmente lenti e quindi questa situazione potrebbe essere super pericolosa per l’eventualità di un incidente in partenza.

D: Chi può essere la sorpresa in questo 2017?

GH: E’ una domanda interessante, Marco. I piloti che pensiamo saranno davanti – Rea, Davies, Sykes e Melandri – saranno davanti. Chi sarà la sorpresa? I piloti del team Milwaukee Aprilia. Ci aspettiamo che sia Laverty la “guida” del team, ma la vera sorpresa sarà Lorenzo Savadori. Sono sicuro che da italiani sarete contenti di questa cosa, è molto veloce, conosce bene la moto e sarà in un team ufficiale per la prima volta in carriera. E’ stato veloce e con buoni tempi sul giro anche la scorsa stagione con la Ioda Aprilia che non ha ricevuto aggiornamenti durante la stagione, ed ora ha un compagno di box dal quale imparare molto e che ha tante vittorie in Superbike come Eugene Laverty. Lorenzo non è ancora salito sul podio in Superbike, non ha niente da perdere e non sarei sorpreso se vincesse delle gare in questa stagione. Sarà uno degli MVP di questa stagione, le aspettative sono basse ma ci potrà regalare delle grandi performance. Voto decisamente per Lorenzo Savadori.

D: Chi tra i rookie di questa stagione (Krummenacher, Jezek, Bradl & co.) potrà essere la sorpresa?

GH: E’ sempre la stessa cosa, una griglia iper-competitiva con 13 piloti a podio, il 61% della griglia. Non sarà facile per i piloti che arrivano per la prima volta. Se guardiamo tra quelli che ritornano abbiamo Mercado, Laverty e Badovini che è già salito sul podio ed è stato in pole in Superbike. Tra i rookie, Riccardo Russo ha corso 4 gare in passato, ma mai una stagione completa, per lui ed il team Guandalini non sarà facile. Penso che quello da tenere d’occhio sia Randy Krummenacher. Lo svizzero si è ben comportato in Moto2, ha fatto una gran stagione di esordio in Supersport lo scorso anno e sarà in Superbike con lo stesso team (Puccetti) e lo stesso ingegnere di pista – Andrew Pitt, due volte campione del Mondo in Supersport. Occhi aperti quindi su Randy Krummenacher: non mi aspetto tanto quest’anno, ma sono curioso di vedere in quanto tempo andrà all’assalto della top 10. 

D: Parlando della Supersport, Kenan Sofuoglu è sempre l’uomo da battere, ma i diversi cambi di “casacca” possono cambiare le carte in tavola? 

GH: Sì è vero, PJ Jacobsen ora è con MV Agusta, mentre Jules Cluzel è tornato con PTR Honda in Supersport dopo 5 anni. Kenan Sofuoglu è il favorito, hai ragione, è in caccia del 6° titolo in carriera, sempre con lo stesso team Puccetti, ha un nuovo compagno di box in Kyle Ryde e sarà interessante perché guardando le telemetrie Ryde e Sofuoglu sono veloci uguali. La cosa interessante è che Kenan Sofuoglu si è infortunato in inverno, rompendosi il polso mentre girava con la supermotard a gennaio. Una mattina davvero fredda, Kenan è scivolato a velocità molto bassa ricadendo malamente sul polso destro. Il problema è quando arriverà ai test in Australia, sarà la prima volta che salirà sulla moto dall’ultima prova in Qatar dello scorso novembre. Sarà in grado di fare bene Sofuoglu in Australia? Quanto male avrà nel polso? Gli avversari prenderanno vantaggio nelle prime gare. Dobbiamo ricordarci che l’anno scorso Kenan non ha marcato punti a Phillip Island e non ha vinto fino alla terza gara in questi due anni, ma alla fine ha sempre portato a casa il titolo. Un pilota da tenere d’occhio è Niki Tuuli del Kallio Racing che l’anno scorso ha fatto tre wild card – Germania, Spagna, Francia – tutte concluse con grandi prestazioni e quest’anno sarà interessante da vedere, quindi occhio a lui. Attenzione però anche ai piloti Yamaha che quest’anno schiera il team ufficiale GRT con Mahias, molto veloce, e Federico Caricasulo. Non possiamo dimenticarci anche di PJ Jacobsen sulla MV Agusta e di Jules Cluzel con la Honda, penso siano questi i piloti da non sottovalutare. Una buona notizia per l’Italia è che Alessandro Zaccone con la MV Agusta sarà il favorito per l’Europeo Supersport.

D: Cosa ne pensi della nuova Supersport 300?

GH: E’ una cosa fantastica Marco, è quello che serve alla Superbike. E’ una entry class per i piloti giovani che vengono dal CIV, CEV e gli altri campionati nazionali, come il britannico per esempio. La Moto3 ora non è l’unica classe junior nel mondo del motociclismo, nella Supersport 300 l’età minima non è 16 anni come per la Moto3 ma è di 15 anni, è una opportunità per i piloti per prendere parte ad un mondiale un anno prima di quello che normalmente sarebbe. Sarà un po’ più economico rispetto alla Moto3, le moto avranno 40-45 cavalli e i tempi sul giro saranno più o meno quelli che si sono visti nella European Junior Cup lo scorso anno. Moto diverse dunque, non tutte 300 cc, inoltre ci saranno parametri che Scott Smart, il delegato FIM, potrà modificare per livellare le prestazioni. Saranno un po’ più lente, ma tutto ciò ci porterà ad avere un campionato combattuto ed a livello della Moto3. Non vedo l’ora di commentarlo e sarà molto difficile perché ci saranno 45 piloti in pista.

D: Ci sono ancora punti critici nel calendario…Jerez è rientrata ma la parte critica è ancora la pausa estiva troppo lunga, pensando alla Supersport che rientra solamente a fine agosto al Lausitzring...

GH: Giusta osservazione, è qualcosa che la gente sperava non fosse così grande come problema quest’anno. Come dici giustamente, la Supersport finisce a Misano a metà giugno e non torna in pista fino alla tappa del Lausitzring della fine di agosto, ciò significa 8 weekend senza gare. E’ una situazione difficile, negli ultimi 4 anni chi ha fatto i calendari ha sempre lavorato per evitare una lunga pausa estiva ed affinchè non ci fossero sovrapposizioni con gli altri eventi sportivi durante l’estate. Come commentatore e grande fan della Superbike, non posso non essere d’accordo con te su questo punto: la Superbike avrà 5-6 weekend senza gare ed è troppo lunga la pausa. Sempre meglio rispetto all’anno scorso, quando ci furono addirittura 9 weekend senza gare e si sta lavorando per ridurre questo gap, ma adesso è così e ce lo teniamo. Capisco la frustrazione di team e piloti che possono perdere il passo durante la pausa, ma la cosa positiva è che c’è chi può sfruttare questa pausa per fare dei test per la seconda parte di stagione: come per esempio Ducati, visto poi quanto è stata forte nella parte finale della stagione.

D: Alcuni piloti però hanno un divieto di partecipare ad altre gare…

GH: Hai ragione, non possiamo nasconderci dietro al fatto che questa pausa sia troppo lunga e spezzi il ritmo della stagione. E’ qualcosa di difficile soluzione, ed è complicato non poter lavorare per chiudere il gap da chi sta davanti. Da fan, commentatore e broadcaster tv sarebbe bello avere tre settimane senza gare e non otto. Marco, voglio farti una domanda: chi vincerà il Mondiale secondo te? 

Domanda a trabocchetto questa, Greg… Penso ancora Jonathan Rea, ma sarà interessante vedere come andrà quest’anno.

GH: Sono d’accordo con te, Jonathan Rea sarà ancora l’uomo da battere quest’anno, ma sarà una stagione complicata per lui per riconfermarsi campione, perché Chaz Davies sarà molto forte quest’anno.

E spero che anche Tom Sykes possa essere un contendente al titolo quest’anno...

GH: Lo spero anche io, così come spero che ci siano più piloti a poter vincere le gare e giocarsi il titolo. Se devo essere sincero la vedo dura quest’anno per Tom: tutti i cambiamenti della moto vanno contro di lui, il modo di guidare sarà diverso e questo non gioca a suo favore. Preferisce qualificarsi in pole ed essere davanti e non essere penalizzato nella lotta per la vittoria. Spero di sbagliarmi ma sarà una stagione difficile per Tom, dita incrociate per lui.

D: Grazie ancora Greg e ci vediamo a Imola!

GH: Non vedo l’ora e non vedo l’ora che cominci la stagione settimana prossima a Phillip Island. Ci risentiamo presto Marco, magari a metà stagione per fare il punto della situazione...

Marco Pezzoni