Se non altro, Jolyon Palmer potrà dire di aver messo almeno un piede in Formula 1. E’ stato lo stesso pilota inglese a darne ufficialità tramite il suo profilo twitter: il campione uscente della GP2, infatti, svolgerà il ruolo di terzo pilota Lotus nella prossima stagione. La scuderia di Enstone si appresta ad iniziare la nuova annata sotto i migliori auspici grazie anche al cambio di power unit (da Renault a Mercedes), sperando così di imitare il salto di qualità messo in mostra dalla Williams nel 2014.

Da terzo pilota, Palmer avrà l’opportunità di scendere in pista in alcune sessioni di prove libere durante la stagione. Il figlio di Jonathan (ex-pilota di Williams, RAM, Zakspeed e Tyrrell) ha all’attivo sei vittorie in totale nei suoi quattro anni trascorsi in GP2, culminati appunto con la conquista del titolo vinto nella stagione appena conclusa. "E' fantastico - ha dichiarato il pilota inglese - finalmente posso dire di essere un pilota di Formula 1. Avevo già provato lo scorso anno con Force India, ma ora il fatto di essere coinvolto a pieno titolo in un team prestigioso come la Lotus per me è un sogno che diventa realtà. Cercherò di fare del mio meglio per contribuire allo sviluppo della nuova E23, lavorando duramente con gli ingegneri e cercando di imparare il più possibile".

Il caso Valsecchi (campione 2012) insegna però come gli ultimi iridati della serie cadetta (oltre al brianzolo anche Fabio Leimer) non abbiano purtroppo trovato un sedile in Formula 1, ma siano stati relegati a ruoli marginali all’interno dei team per i quali avevano firmato. Valsecchi, come si ricorderà, era stato addirittura scavalcato da Kovalainen al momento di sostituire l’infortunato Raikkonen nella stessa Lotus. Nella Formula 1 moderna il budget conta spesso più del piede destro e non a caso gli ultimi tre campioni GP2 sono rimasti ai margini della Formula 1, mentre piloti decisamente meno talentuosi ma dal portafoglio molto ricco (Ericsson, giusto per fare un nome...) abbiano trovato un sedile nella categoria regina. L'auspicio è che Palmer possa trovare al più presto un posto da titolare in un team di Formula 1, se non altro per cercare di invertire la preoccupante tendenza degli ultimi campioni GP2, finiti per sparire dal giro che conta.

Marco Pezzoni

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