In questi anni di attività come team manager, Gresini è sempre stato legato alla Honda e con la Casa dell’Ala ha avuto le sue maggiori soddisfazioni: titolo mondiale con Kato nel 2001 in 250, 3 volte vice campione del mondo in MotoGP (2 con Gibernau e 1 con Melandri), il primo mondiale Moto2 con Toni Elias nel 2010. Insomma tante soddisfazioni, accompagnate purtroppo da tragedie che avrebbero steso chiunque, ma non un team del calibro di Gresini Racing: stiamo parlando ovviamente di Daijiro Kato e Marco Simoncelli. Due piloti rimasti particolarmente nel cuore di Fausto Gresini non solo dal lato sportivo, ma soprattutto da quello umano. Due tragedie dalle quali il team si è ripreso ed è riuscito a ripartire, pur sempre con un pensiero fisso rivolto a loro.

Tanti i piloti passati per il team Gresini in questi venti anni di attività: Barros, Capirossi, Kato, Gibernau, Edwards, Melandri, Elias, De Angelis, Nakano, Simoncelli, Pirro, Bautista, Redding, fino agli attuali Bautista-Bradl (MotoGP), Lowes (Moto2) e Bastianini-Di Giannantonio (Moto3). Una schiera di piloti che ha scritto pagine importanti nella storia del team, che rimarranno per sempre nella mente e nei ricordi di Fausto. Quasi scontata la risposta alla domanda su chi fosse il più simpatico tra i piloti passati sotto la gestione Gresini: Marco Simoncelli.

Un passato glorioso a livello personale ma anche come team manager, e un presente tutto da scrivere, grazie alla partnership con Aprilia iniziata lo scorso anno con una moto ibrida Sbk-MotoGP e due piloti di assoluto valore come Alvaro Bautista (con Gresini dal 2012) e Stefan Bradl (da metà 2015, quando è stato rescisso il contratto con Melandri) ed un altrettanto valido Sam Lowes in rampa di lancio (che lo stesso Fausto ha svelato come pilota Aprilia nella prossima stagione, durante la conferenza stampa post prime libere a Jerez). Non solo MotoGP ma anche Moto2 e soprattutto Moto3, con Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio. Ci siamo focalizzati soprattutto sul progetto Moto3, iniziato nel 2012 con Niccolò Antonelli fino ad arrivare ad oggi con appunto Bastianini e Di Giannantonio, due prospetti interessanti in chiave futura. 

Questo 2016 è iniziato un po’ in sordina per quanto riguarda la MotoGP (una Aprilia RS-GP tutta nuova e che ha bisogno ancora di un po’ di messa a punto) e Moto3 (non benissimo Bastianini in questo primo scorcio di stagione e qualche difficoltà fisiologica per Di Giannantonio, che viene addirittura dalla Red Bull Rookies Cup), ma a fare da contraltare ci sono le splendide prestazioni di Sam Lowes in Moto2. L’inglese si ritrova al comando del Mondiale (1 punto di vantaggio su Rins) senza peraltro aver vinto ancora una gara, ma avendo conquistato due podi preziosi in Argentina e Texas. Gresini guarda con fiducia a questo inizio di stagione europea, che può rappresentare una svolta importante per la situazione del team MotoGP e Moto3.

Una battuta anche sulla chiusura del rapporto tra Melandri e il team Gresini nel corso del 2015, con Marco che non ha mai trovato il feeling con la moto, che ricordiamo essere un ibrido tra la Superbike e la Art degli anni passati.

La chiusura dell’intervista è con l'appuntamento nella nuova sede del team a Faenza per quattro chiacchiere con Fausto e un giro del reparto corse, dove vengono preparate le moto che vediamo sfrecciare per le piste di tutto il mondo.

Marco Pezzoni

 

ASCOLTA QUI LA PUNTATA 51 DI MOTORBIKE CIRCUS CON GLI OSPITI FAUSTO GRESINI E GIOVANNI CUZARI: