Il Toyota Grand Prix di questo weekend sarà il numero 33 corso su questo tracciato, che tra l'altro ha visto la prima vittoria di Mario Andretti nel lontano 1984. L'anno passato il successo fu di Scott Dixon, che così mise un primo tassello verso la conquista del suo quarto titolo nella serie. Tra i piloti che compongono la entry list attuale gli unici  a vincere più di una volta in California sono stati Sebastien Bourdais (2005-2007) e Will Power (2008-2012), con Juan Pablo Montoya (1999), Helio Castroneves (2001), Ryan Hunter-Reay (2010),Takuma Sato (2013) e Dixon (2015) fermi ad una sola vittoria, mentre il primatista assoluto è Al Unser Jr con 6 successi.

Per quanto riguarda la pole position, in ben cinque delle ultime sette edizioni sono stati i piloti del team Penske a conquistarla: Castroneves, che ha stabilito il record sul giro nel 2015, Power nel 2009-2011 e Ryan Briscoe nel 2012, mentre degli attuali driver troviamo come poleman Hunter-Reay (2014), Bourdais (2006-2007) e Tony Kanaan (1999). Sono solo quattro i piloti ad aver vinto partendo dalla prima posizione: Mario Andretti (1984,1985 e 1987), Unser Jr. (1989-1990), Castroneves (2001) e Bourdais (2006-07).

Per quanto riguarda altri dati statistici, sono ben 19 i piloti ad aver già corso qui e tra questi ben 12 sono stati in testa alla gara, con Bourdais primatista a quota 169 giri al comando seguito da Power con 162, Castroneves 132, Hunter-Reay 122, Dixon 69, Sato 66, Marco Andretti 64, Kanaan 51, Montoya 40, Simon Pagenaud 26, Jack Hawksworth 4 e Josef Newgarden 1. Per i rookies Max Chilton e Alexander Rossi, con l'inglese al comando della speciale classifica dei deb, ovviamente sarà la prima gara in Indycar, anche se per Chilton Long Beach non è propriamente una novità, visto che ci ha corso l'anno passato in Indy Lights.

Quella di domenica sarà la gara numero 252 per Tony Kanaan che in questo modo allungherebbe la sua striscia record di start consecutivi, mentre nel corso del weekend l'equipaggio di Simon Pagenaud verrà premiato (con ben 10.000 dollari)  per il pit stop più veloce nel corso del Gran Premio di Phoenix.

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche e storiche, il circuito di Long Beach è un tracciato disegnato nella zona marittima della cittadina della California. Ha ospitato otto edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti d'America di Formula 1 (dal 1976 al 1983). Nella prima versione da 3.251 metri, la partenza si trovava sull'Ocean Boulevard ed era seguita da una serie di curve che culminavano nel tornante Le Gazomet, a cui seguiva il lungo tratto sulla Shoreline Drive, leggermente curvato dalla Bridgestone Bend; esso terminava con un altro tornante, il Queen's Hairpin, a cui seguiva una parte mista con le curve Michelob. Questa configurazione durò fino al 1982 (anche se dal 1978 la partenza era spostata sulla Shoreline Drive) quando venne aggiunta una chicane sulla Shoreline Drive e il tracciato venne modificato nella zona delle curve Michelob fino a raggiungere la lunghezza di 3.428 metri. L'anno seguente vennero compiute delle modifiche più radicali che ridussero la lunghezza della pista fino a 3.275 metri; il tratto dopo il via rimase inalterato ma, dopo la curva 5, si abbandonò il tratto sull'Ocean Boulevard, girando su Pine Avenue, passando sotto lo Hyatt Hotel e il Convention Center, seguendo poi la Seaside Way, parallela all' Ocean Boulevard, e riprendendo il vecchio tracciato dopo la curva 9. Nel 1980 fu vittima di un grave incidente Clay Regazzoni, in seguito al quale lo svizzero rimase paraplegico, vedendosi costretto a porre termine alla sua carriera. Abbandonato dalla Formula 1 dopo l'edizione del 1983, il circuito, ulteriormente modificato soprattutto nella parte iniziale, dal 1984 al 2007 ha ospitato la Champ Car, mentre dal 2008 ospita annualmente una gara dell'IndyCar e dall'anno scorso anche la Formula E.

Denominato la Montecarlo degli States, soprattutto per la conformazione che ricorda il circuito monegasco ma anche per la location glamour in cui si corre, è una tappa molto gradita dai piloti che attendono quest'appuntamento quasi quanto la mitica 500 miglia di Indianapolis: "Sarà bello tornare in pista questo fine settimana a Long Beach. Mi è sempre piaciuto correre qui, abbiamo vinto nel 1999, siamo stati abbastanza forti negli ultimi due anni, terminando tra i primi cinque, e speriamo di essere in una buona posizione anche questo fine settimana. C'è sempre una grande folla a Long Beach, è una delle migliori atmosfere per le corse che abbiamo durante tutta la stagione. E' come una grande festa in spiaggia e spero che avremo una buona ragione per festeggiare con tutti la domenica dopo la gara ", le parole di Juan Pablo Montoya che, sicuramente, vorrà rifarsi dello sfortunato weekend in Arizona.

Riscatto che cerca anche il poleman della passata stagione, e anche della scorsa gara, Helio Castroneves: "E 'sempre molto divertente correre a Long Beach, c'è tanta tradizione e storia in questa gara ed è una cosa bella e speciale averla nel nostro calendario ogni anno. Ricordo ancora quando vincemmo nel 2001, fu fantastico, e anche l'anno scorso ci andammo vicino quando ottenemmo pole position e secondo posto. Domenica cercheremo la prima vittoria del 2016!".

Anche per Scott Dixon è speciale correre a Long Beach: "Long Beach ha una storia così straordinaria, si tratta di un evento davvero iconico per gli americani. Il layout della pista è veramente uno dei migliori per un circuito cittadino, ci ho messo un po' per vincere qui, ci sono riuscito l'anno scorso e spero di ripertermi quest'anno".
Le attività in pista cominceranno venerdì con le prime libere, mentre le qualifiche si svolgeranno sabato e la gara domenica 17 nella tarda serata italiana, con partenza alle ore 22.35. Gara a cui prenderà parte anche Luca Filippi, reduce dal debutto in gara su ovale. Lo scorso anno per il piemontese una buona qualifica in California, ma una gara sfortunata con la macchina del CFH.

ENTRY LIST TOYOTA GRAND PRIX OF LONG BEACH:

Vincenzo Buonpane

 

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