E' Marcus Ericsson il vincitore dell'edizione numero 106 della 500 Miglia di Indianapolis. Lo svedese, nelle posizioni di testa fin dalle prime battute, è stato bravo ad guadagnare la testa della corsa da Scott Dixon e poi a mantenerla negli ultimi giri dagli assalti di Pato O'Ward. Ottimo terza posizione per Tony Kaanan, mentre hanno deluso le vetture del team Penske con Josef Newgarden 13°, Will Power 15° e con Scott McLaughlin a muro nel corso del giro 150.

Trovarsi al posto giusto al momento giusto. Si potrebbe sintetizzare così la gara di Marcus Ericsson che, sfruttando l'errore del fin lì perfetto Scott Dixon, si è impossessato della prima posizione a circa 25 giri dal termine andando a trionfare per la prima volta in carriera nella 500 miglia di Indianapolis, ripotando la Svezia in Victory Lane 23 anni dopo Kenny Brack.

DUELLO DIXON-PALOU

L'inizio della 500 Miglia è tutto di Scott Dixon e Alex Palou, con il primo abile a capitalizzare la sua pole position ma senza riuscire a staccarsi dallo spagnolo e da Rinus Veekay. Ma è proprio quest'ultimo a ravvivare una gara molto tattica, andando contro le barriere di curva 2 al giro 31 attivando il primo regime di caution. Alla ripartenza il canovaccio non cambia rispetto ai primi 30 giri, con Dixon e Palou che si scambiano più volte la posizione e con la prima tornata di soste che non ha modificato granchè l'ordine di classifica.

SFORTUNA PER PALOU

Ma è la caution numero 2, resasi necessaria per rimuovere la vettura di Callum Ilott a muro in curva 2, a mettere fuori gioco Alex Palou che entra in pitlane per la sua seconda sosta in regime di neutralizzazione ritrovandosi in fondo allo schieramento. La fase centrale della gara è piuttosto spezzettata con altre due caution che vengono attivate: al giro 105 per il botto di Romain Grosjean e al giro 150 per per quello di Scott McLaughlin.

ERRORE PER DIXON

A 50 giri dal termine è sempre Scott Dixon a guidare il gruppo davanti a Conor Daly e al duo della McLaren composto da Pato O'Ward e Felix Rosenqvist, con il neozelandese che sembra avviato a conquistare una vittoria attesa da ben 14 anni. Ma l'ultima tornata di soste si rivela fatale per il Campionissimo neozelandese che, in ingresso della corsia box, pasticcia con il pit limiter venendo sanzionato dalla Direzione Gara con un drive trought.

ERICSSON SI PORTA IN TESTA

In testa alla gara si porta Marcus Ericsson che, dopo aver ritardato la propria sosta, si sbarazza del connazionale Felix Rosenqvist concretizzando una gara attenta e di controllo. A 4 giri dal termine finisce la gara di un anonimo Jimmie Johnson che finisce a muro in curva 2 costringendo la Direzione Gara ad esporre la bandiera rossa.

PRIMA VITTORIA PER ERICSSON

Alla ripartenza lo svedese è bravo a difendersi con intelligenza sull'arrembante Pato O'Ward che, a poche curve dal termine, non può nulla per impedire ad Ericsson di ottenere la sua prima vittoria ad Indianapolis, terminando al 2° posto davanti all'ottimo Tony Kanaan. Chiudono la Top 10 Felix Rosenqvist (4°), Alexander Rossi (5°), Conor Daly (6°), Helio Castroneves (7°), Simon Pagenaud (8°), Alex Palou (9°) e Santino Ferrucci. Giornata da dimenticare per il team Penske con Josef Newgarden 13°, Will Power 15° e Scott McLaughlin finito a muro, così come per Scott Dixon che chiude mestamente al 21° posto.

Con il successo odierno Marcus Ericsson si porta in testa alla classifica del campionato con 226 punti seguito da Pato O'Ward con 213, Alex Palou con 212 e Will Power con 202. Prossimo appuntamento con la NTT IndyCar Series è per il prossimo fine settimana con il GP di Detroit.