Tom Blomqvist/Helio Castroneves/Olivier Jarvis/Simon Pagenaud Meyer Shank Racing with Curb-Agajanian #60 hanno vinto la 60^ edizione della Rolex 24 at Daytona, prima prova dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Porsche domina la scena in GTD, Pfaff Motorsports svetta in PRO dopo uno storico duello contro KCMG. 

DPi: Shank Racing svetta ancora con Acura

Acura ha vinto la Rolex 24 at Daytona! Helio Castroneves si impone nel 'World Center of Racing' per la seconda volta consecutiva dopo una sfida negli ultimi passaggi contro Ricky Taylor (WRT #10). Quest'ultimo, accompagnato da Filipe Albuquerque/Will Stevens/Alexander Rossi, alza bandiera bianca e si accontenta della seconda piazza davanti a Richard Westbrook/Tristan Vautier/Loic Duval/Ben Keating (JDC-Mustang Sampling Racing #5).

Le ultime 6h si sono aperte con una bellissima sfida per la leadership tra l'Acura #10 di WTR e Meyer Shank Racing with Curb-Agajanian #60. Nella festa si è aggiunta anche la Cadillac #31 delll'Action Express Racing con Conway all'inseguimento di Rossi e  Castroneves.

Cadillac ha allungato con JDC-Miller Racing #5 ed Action Express, mentre le due Acura sono state costrette ad inseguire. Duval ha imposto un ritmo semplicemente impressionante che ha staccato di rivali di ben 8 secondi, tanti per una competizione oltremodo serrata come la Rolex 24 2022.

Tutto sembrava scritto per la classe regina con un duello quasi a distanza tra le Cadillac e le Acura. La situazione si è ribaltata ad 1h e 50 dalla conclusione in seguito ad i problemi per la Ligier #13 di AWA, squadra al debutto in LMP3 ferma all'uscita della nuova curva 'Le Mans' (ex Bus Stop).

Le due Acura si sono fermate prima della caution e sono automaticamente balzate davanti alle due rivali che hanno preferito restare sul tracciato. Taylor #10 ha gestito il gruppo alla green flag davanti a Blomqvist #60, Duval #5 e Conway #31, tutti allineati ed in gioco per il titolo della Rolex 24 2022.

1h e 30 per una 24h

Ad 1h e 30 dalla conclusione si è ripartiti con Taylor abile a tenere a bada la vettura di Shank Racing. Blonqvist ha riprovato subito a beffare lo statunitense che nei minuti successivi ha dovuto fronteggiare anche Duval.

La lotta non è mancata, dopo l'ultima sosta Shank Racing è stata recuperata da Duval che si è portato negli scarichi dell'Acura. Tutto è stato ancora rimescolato in seguito ad un nuovo FCY per rimuovere la Lamborghini Huracan GT3 #19 del TR3 Racing (GTD). Al pit tutti si sono fermati, ma la Cadillac #31 e l'Acura #60 hanno optato per non cambiare le gomme. 

40 minuti finali di guerra

La strategia è cambiata nuovamente con la vettura #5 e la #31 che hanno preferito fermarsi in pit road per un altro splash prima della green flag che ha visto Castroneves #60 leader davanti alla vettura #10 di Taylor.

La #60 ha tenuto il primato su Taylor che nel secondo giro veloce si è messo completamente nella scia del rivale. Più attardata la vettura #31 di Action Express e la #5 di JDC-Miller Racing.

Il traffico è stato semplicemente determinante per il successo finale con il plurivincitore della Indy500 che ha saputo tenere a bada il vice-campione della serie. Terzo posto per la vettura #5 che non ha mai potuto lottare per il primato.

DragonSpeed abbatte Towered Motorsport e vince in LMP2

Pato O’Ward/ Colton Herta/Devlin DeFrancesco/Eric Lux (DragonSpeed #81) festeggiano negli ultimi minuti in LMP2 dopo una lotta alla Bus Stop contro l'Oreca di Tower Motorsport #8. John Farano/Louis Deletraz/Rui Andrade/ Ferdinand Habsburg hanno provato ad impensierire la formazione americana, una missione non riuscita.

Déletraz ha tagliato la nuova chicane Le Mans, una situazione che gli ha permesso il sorpasso dell'Oreca 07 Gibson #29 di Frits van Eerd/Giedo van der Garde/Dylan Murry/Rinus Veekay (Racing Team Nederland).

Le tre squadre si sono contese il primato nel finale. Le caution hanno ribaltato una situazione che ha premiato DragonSpeed, team che correrà a tempo pieno in LMP2. Quarto posto per PR1 Mathiasen Motorsports, team che esce sconfitto da Daytona.

Riley Motorsport a segno in LMP3

Gar Robinson/ Felipe Fraga /Kay van Berlo/Michael Cooper si impongono con Riley Motorsport in LMP3 al termine di una 24h che non ha mancato di regalare parecchie emozioni e colpi di scena.

Escono sconfitti dal 'World Center of Racing' la vettura #33 di Joao Barbosa/ Lance Willsey/ Sebastian Priaulx/ Malthe Jakobsen (Sean Creech Motorsport) e la #54 di Jon Bennett /Colin Braun/George Kurtz /Nic Jonsson (CORE autosport).

Festa Porsche in GTD PRO con Pfaff Motorsports e Jaminet!

Un duello che resterà nella storia della Rolex 24 ha completato la prima storica prova per quanto riguarda la GTD PRO. Matt Campbell/Mathieu Jaminet/Felipe Nasr (Pfaff Motorsports #9) si impongono davanti alla Ferrari #62 di Alessandro Pier Guidi/James Calado/Daniel Serra/Davide Rigon (Risi Competizine) ed alla 911 GT3-R #2 di KCMG con Laurens Vanthoor/Patrick Pilet/Dennis Olsen/Alexandre Imperatori.

Porsche ha preso il largo a 6h dalla conclusione con KCMG #2. La Ferrari #62 di Risi Competizione ha iniziato a ricucire il gap con la testa della corsa insieme alla Porsche #9 di Pfaff Motorsports, rispettivamente con Serra e Campbell.

Il forcing di Campbell ha portato la vettura canadese all'attacco della 911 GT3-R di testa che ha dovuto alzare bandiera bianca dopo un nuovo turno di pit stop. Jaminet si è ritrovato leader alla bandiera verde davanti a Vanthoor e Pier Guidi (Ferrari).

Porsche vs Porsche per la vittoria

Porsche vs Porsche per la leadership e per il successo della Rolex 24. Vanthoor (KCMG) e Jaminet (Pfaff) hanno dato vita ad un duello incredibile con il francese che ha saputo per più volte respingere ogni assalto da parte del belga, campione in carica della GTD.

Il pit stop è arrivato puntuale per le due squadre di punta, ma la nuova caution ha rimescolato tutto nuovamente ed ha rimescolato la lotta per il titolo. Terzo posto sempre per la Ferrari, inferiore sulla carta alla Porsche.

Gli ultimi 30 minuti sono stati segnati da un duello semplicemente unico tra le due auto teutoniche. Jaminet ha risposto colpo su colpo a Vanthoor, i due si sono contesi il successo all'ultimo giro. Il belga non ha mollato ed ha cercato di infilare all'esterno della 'Le Mans' l'avversario, una missione in parte riuscita.

I due hanno infatti tagliato completamente la chicane finale, la Porsche #2 si è girata, mentre il transalpino ha proseguito verso la bandiera a scacchi. La situazione ha aiutato la Ferrari #62 che dal terzo posto è salita in seconda piazza.

GTD: Wright Motorsport vince una prova ad eliminazione

Trent Hindman/Jan Heylen/Zach Robichon/Richard Lietz (Wright Motorsport #16) hanno primeggiato in quel di Daytona in GTD con margine sulla Lexus #12 del Vasser Sullivan Racing e la Mercedes #32 del Gilbert Korthoff Motorsports #32, rispettivamente affidate a Aaron Telitz/Frankie Montecalvo/ Richard Heistand/Townsend Bell ed a Mike Skeen/Stevan McAleer/ Scott Andrews/James Davison.

Le ultime 6h si sono aperte con la clamorosa uscita di scena della Mercedes #57 del Winward Racing, out con Russell Ward/Philip Ellis/Mikael Grenier/ Lucas Auer per un problema tecnico. La McLaren #70 di Inception Racing ha preso le redini della corsa davanti alla 911 GT3-R #16 di Wright Motorsports ed alla Ferrari #52 di AF Corse.

Il danese Frederik Schandorff si è portato leader sulla Porsche di Lietz a meno di 5h dalla conclusione di una Rolex 24, mentre la Ferrari restava terza con un po' di margine sui rivali. L'avventura di Inception si è conclusa nei minuti seguenti in seguito ad un problema ai freni che ha messo fine alla corsa della struttura che correrà anche nell'Asian Le Mans Series 2022.

L'unica avversaria per il successo della Porsche #16 è stata la Ferrari #52 di AF Corse che ha vanificato un ipotetico acuto con una clamorosa sanzione in fase di ripartenza. Ad approfittare è stata la Lexus #12 e la Mercedes #32, protagoniste fino alla bandiera a scacchi.

Prossimo appuntamento con l'IMSA WeatherTech SporsCar Championship in quel di Sebring a marzo con la mitica 12h

Luca Pellegrini