Il futuro della GTLM ed in generale delle GTE non è chiaro. Nell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship e nel FIA World Endurance Championship appare evidente che la classe principale dell'universo delle GT sia in seria difficoltà. Mentre il WEC maschera la situazione, IMSA non nega che già dalla prossima edizione potrebbero esserci solo le GT3 (GTD).

John Doonan, presidente dell'associazione che gestisce la principale serie GT e prototipi d'America, ha lasciato intendere ai microfoni di Sportscar365 il rischio di avere solo le GTD nel 2021. L'abbandono di Porsche al termine di questa stagione sembra uccidere definitivamente una realtà che dal prossimo anno vedrebbe al via solo Corvette e BMW. Quattro auto sono obiettivamente poche, già sei lo sono, per una classe che ha oltremodo sofferto il ritiro di Ford, avvenuto nel 2019.

Doonan è ottimista per il futuro, consapevole che il 2022 sarà un anno chiave per il futuro delle corse di durata. Se tutto dovesse essere confermato, in quella stagione scadranno le omologazioni delle GTE, mentre si aprirà il nuovo ciclo di regolamenti per le GT3, una data che però potrebbe slittare a causa della situazione globale. Con questi cambi radicali appare quasi naturale un passaggio di testimone, almeno per quanto riguarda la realtà americana, tra GTE e GT3.

Come accaduto in passato, in attesa dei nuovi regolamenti, IMSA potrebbe permettere alla Corvette, in scena la C8. R, di accedere alla GTD con delle deroghe speciali. Ricordiamo infatti come alcune stagioni fa in GTLM hanno gareggiato delle BMW Z4 o delle M6, vetture che erano abilitate a partecipare esclusivamente all'IMSA e non erano omologate da ACO per il Mondiale Endurance. La casa americana sembra dunque l'unica a dover modificare radicalmente i propri piani, visto che BMW è già presente in IMSA con le M6. 

Una situazione delicata, ma vitale per uno dei campionati più belli al mondo, obiettivamente in difficoltà.

Luca Pellegrini