Per la complessa situazione globale e per l'incertezza economica futura, i team privati che partecipano all'IMSA WeatherTech SportsCar Championship (WTSC) propongono uno slittamento delle nuove LMDh al 2023. La piattaforma comune, eleggibile per gareggiare nell'IMSA WTSC e nel FIA World Endurance Championship è programmata ad esordire nel 2022, ma tutto potrebbe essere posticipato.

Tempo fa, il presidente dell'IMSA John Doonan, aveva sollevato l'ipotesi di un possibile cambio di regolamenti con un anno di ritardo rispetto al programma attuale. John Church, uno dei padroni del JDC-Miller Motorsports. in pista con due Cadillac in questo 2020 ed Elton Julian, proprietario di DragonSpeed che ha schierata un'Oreca LMP2, hanno sposato la tesi di Doonan. Ai microfoni di Sportscar365, Church ha dichiarato: "Sarebbe una cosa ragionevole da fare visto il clima attuale. A questo punto sì, sarei a favore di un ritardo di un anno".

Il boss di DragonSpeed ha confermato la tesi del collega ed ha aggiunto che, come accaduto in altri campionati come la F1 o l'IndyCar Series, sarebbe la scelta migliore un cambio di date.

Ricordiamo che, nel caso in cui i regolamenti della nuova piattaforma delle LMDh dovessero essere spostati di 12 mesi, in IMSA si continuerà a correre l'attuale generazione delle DPi, nata nel 2017.

Luca Pellegrini