Acura e Cadillac si contendono con Porsche la 61ma edizione della Rolex 24 at Daytona, primo appuntamento dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship.  Tom Blomqvist/Colin Braun/Helio Castroneves/Simon Pagenaud (Meyer Shank Racing with Curb-Agajanian #60) sono virtualmente in cima alla  graduatoria assoluta davanti a Whelen Engineering Racing Cadillac V-LMDh #31  ed a Konica Minolta Acura ARX-06 #10.

In GTD, invece, Aston Martin controlla in solitaria la situazione in GTD PRO grazie all'ottimo ritmo mostrato da Ross Gunn/Alex Riberas/David Pittard (The Heart of Racing #23), mentre la Mercedes domina in GTD con  Mike Skeen/Mikael Grenier/Maximilian Goetz/ Kenton Koch (Team Korthoff Motorsports #32 /Mercedes).

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 24h Daytona, GTP: Acura subito davanti

Shank Racing ha fatto la differenza sin dalle prime battute mettendo paura alla concorrenza. Tom Blomqvist e successivamente Colin Braun hanno saputo gestire la situazione, una fase oltremodo interessante che purtroppo ha visto un primo significativo ritiro.

Da segnalare infatti l'uscita di scena di Augusto Farfus/Phillip Eng/Marco Wittmann/Colton Herta (BMW M Team RLL #25), out allo scoccare della prima ora. La vettura bavarese si è dovuta fermare poco prima dell'ingresso in pit road, la M Hybrid V8 ha perso oltre 60 giri sul resto dei rivali.

Shank Racing ha tentato di allungare dopo la terza caution, causata da un problema della BMW #96 del Turner Motorsport. La missione è riuscita in modo parziale, le due Porsche di Penske e la Cadillac Racing #01 hanno infatti tenuto testa a Shank Racing insieme a WTR with Andretti Autosport #10.

WTR prende in mano la corsa

Il calare del sole ha permesso a WTR with Andretti Autosport di prendere il comando delle operazioni con Louis Delétraz. Il bi-campione dell'European Le Mans Series, elvetico che lo scorso anno ha corso in IMSA con Tower Motorsport in LMP2, è salito in cattedra allungando sulla Porsche 963 #7 dell'australiano Matt Campbell.

Shank Racing ha saputo lentamente riportarsi in seconda posizione, Simon Pagenaud ha dato spettacolo nelle prime ore di buio. Il francese che regolarmente gareggia in IndyCar ha iniziato a ricucire il proprio scarto con il brasiliano Filipe Albuquerque, nuovamente impegnato anche nel 2023 con Acura nell'IMSA WTSC e con United Autosports nella classe LMP2 del FIA World Endurance Championship.

Shank Racing torna ad inseguire, Cadillac reagisce

Una caution, entrata a poco meno di 20h dalla fine per spostare l'Oreca #11 di TDS Racing ferma alla Bus Stop, ha permesso al gruppo di ricompattarsi. Helio Castroneves (Shank Racing #60) non riuscirà ad essere abbastanza incisivo al restart, un contatto con la Cadillac #31 di Pipo Derani obbligherà il quattro volte vincitore della Indy500 ad effettuare una sosta extra per cambiare le gomme.

Whelen Engineering Racing Cadillac V-LMDh ha preso parzialmente la vetta della graduatoria, mentre WTR with Andretti Autosport #10 e Cadillac Racing #02 non si risparmiavano per la seconda piazza insieme alla Porsche #6 di Nick Tandy.

Alex Lynn #02 ha presto modificato la graduatoria con un bel sorpasso all'interno della 'Bus Stop', un deciso assalto che non ha lasciato scampo ad Aitken che nella passata stagione ha militato parallelamente nell'ADAC GT Masters e nell'European Le Mans Series.

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Blomqvist in rimonta con Shank Racing

Tom Blomqvist, una volta tornato al volante della propria Acura ARX-06, ha saputo nuovamente fare la differenza. Il britannico di Shank Racing ha ripreso il comando appena possibile durante il restart dalla quinta caution, una fase che ha preceduto una nuova lunga interruzione per spostare la Porsche #92 del KellyMoss with Riley.

Il campione in carica cederà presto il volante a Colin Braun, mentre WTR #10 dovrà recuperare posizioni in seguito ad una sanzione rimediata in pit road. Ottimo passo in generale anche per Whelen Engineering Racing Cadillac V-LMDh #31 e le due Porsche ufficiali, presenti in bagarre per la Top3.

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Cadillac continua a resistere

Cadillac continua a resistere ad Acura a 12h al termine della conclusione. Simon Pagenaud è attualmente in vetta alla Rolex 24 2023 davanti ad Alexander Sims (Cadillac #31) ed all'elvetico Louis Déletraz (Acura #10). Anche le Porsche si Penske restano in lizza per la vittoria, mentre l'inedita BMW fatica a tenere il passo con i rivali.

Tutto può ancora succedere da qui alla fine, ma è chiaro che gli americani appaiono leggermente superiori. Vedremo come si comporterà Porsche e Penske, binomio che insieme non ha mai primeggiato in questo specifico evento

LMP2. PR1 Mathiensen Motorsports in solitaria

PR1 Mathiensen Motorsports #52 ha tentato di fare la differenza nella prima parte di corsa. Ben Keating ha staccato i rivali, una situazione che è rimasta cristallizzata fino alla terza bandiera gialla. TDS Racing #11 ha infatti colto l'occasione per tornare all'attacco, Scott Huffaker/Mikkel Jensen/Steven Thomas/Rinus VeeKay hanno saputo fare la differenza insieme all'Oreca 07 Gibson #55 di Francesco Pizzi.

Il colpo di scena che non ti aspetti è arrivato con il calare del sole. Le gomme fredde hanno infatti tradito Thomas, leader dell'evento che si è ritrovato contro le barriere della Bus Stop. Giornata da dimenticare per il vincitore dell'ultima 24h Le Mans per la classe PRO-Am, in difficoltà sin dal via.

Da quel momento la classifica non è più cambiata con l'Oreca 07 Gibson #52 in testa alle operazioni davanti a Gimmi Bruni/James Allen/Frad Poordad/Francesco Pizzi (Proton Competition #55) ed a Giedo van der Garde/François Heriau/Josh Pierson/Job van Uitert (TDS Racing #35). La modifica è arrivata a pochi minuti dallo scoccare della 12ma ora in seguito ad un FCY che ha visto in difficoltà una LMP3. Proton Competition ha agguantato il primato, leader parziale davanti alla già citata Oreca #52 ed all'auto #88 di AF Corse.

 24h Daytona,  LMP3: Sean Creech Motorsport #33 comandano il gruppo

Il primo vero colpo di scena in LMP3 è arrivato poco prima dell'arrivo della notte con una significativa battuta d'arresto per Riley Motorsport #74. Giornata da dimenticare per Gar Robinson/Felipe Fraga/Josh Brudon/Glen van Berlo, presenti nel gruppo con il team che ha vinto l'ultima edizione della Rolex 24 at Daytona e dell'Endurance Cup dell'IMSA WTSC.

Al comando, nonostante una penalità, Andretti ha fatto il vuoto. Il quartetto composto da Jarett Andretti/Gabby Chaves/Dakota Dickerson/Ramus Lindh #36 tornerà successivamente all'inseguimento a meno di 20h dalla fine dopo una nuova sanzione per un contatto con una LMP2. L'auto di Michael Andretti è stata incolpata del contatto citato, una situazione che si è verificata all'uscita dell'impegnativa curva 6.

Sean Creech Motorsport #33 ha ripreso le redini della LMP3 ed ancora ora è in vetta alla corsa con João Barbosa/ Lance Willsey /Nico Pino/Nolan Siegel. Seconda posizione provvisoria per Anthony Mantella/Wayne Boyd/ Nicolas Varrone/Thomas Merrill (AWA #17), terzo per la già citata Ligier #36 di Andretti.

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GTD PRO: Aston Martin in vetta, ma tutto può ancora succedere

Aston Martin è al comando della Rolex 24 at Daytona in GTD PRO con Ross Gunn/Alex Riberas/David Pittard (Heart of Racing #23). Ottimo passo per il costruttore britannico e per la formazione di Ian James, all'attacco sin dalla prima ora. Mercedes e Lexus inseguono a 12 ore dalla conclusione.

GT, Mercedes cede il passo a Chevrolet

Mercedes ha tentato di amministrare le prime battute della Rolex 24 at Daytona prima di subire un deciso attacco da parte di Corvette Racing e dalla Lexus #14 di Vasser Sullivan. Antonio Garcia e Jordan Taylor hanno portato la riconoscibile vettura #3 davanti a tutti, coppia che ha dovuto vedersela tra gli altri anche con l'Aston Martin #23 del The Heart of Racing.

La notte ha acceso la lotta tra quest'ultima auto e la Chevy, mentre nelle retrovie la Porsche tentava di risalire il gruppo. Inizio gara difficile per il brand di Stoccarda, presente nel gruppo con l'inedita 911 GT3-R (992).

Chevy vs Aston Martin nella notte, ma non solo

La notte ha visto una bella battaglia tra Corvette ed Aston Martin, un duello che si è arricchito con Lexus e Mercedes. I tedeschi sono tornati con forza della partita, l'andorrano Jules Gounon e lo spagnolo Daniel Juncadella hanno saputo fare la differenza con le temperature più basse.

WeatherTech Racing è tornata in lotta per il primato, mentre Lexus si avvicinava con il temibile Ben Barnicoat. Le quattro auto citate hanno preso un considerevole margine su Lamborghini, Ferrari e Porsche, decisamente inferiori alla concorrenza.

La quinta e la sesta caution della Rolex 24 at Daytona hanno riportato nuovamente davanti a tutti la Corvette #3 con Jordan Taylor davanti allo spagnolo Riberas, confermato anche quest'anno full-time con Gunn a bordo della Vantage GT3 #23.

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Chevy fora, Aston allunga

Una foratura a 13h e 30 dalla fne ha rallentato la marcia della Corvette #3 di Antonio Garcia/Jordan Taylor/Tommy Milner. Il temibile terzetto citato ha iniziato una feroce rimonta, mentre Alex Riberas continuava in relativa tranquillità a controllare la prova.

Gunn e Riberas hanno avuto vita facile, la riconoscibile vettura di Heart of Racing è ancora in vetta alla competizione con un discreto scarto su Jules Gounon/Daniel Jucadella/Maro Engel/Cooper MacNeil (WeatherTech Racing #79/Mercedes) e Ben Barnicoat/Jack Hawksworth/Mike Conway (Vasser Sullivan #14/Lexus).

GTD: AMG regna, McLaren attacca in silenzio

Mercedes ha dominato a lungo la scena, Mike Skeen/Mikael Grenier/Maximilian Goetz/ Kenton Koch (Team Korthoff Motorsports #32) sono al comando della Rolex 24 at Daytona in GTD. Gara perfetta sino ad ora per la riconoscibile AMG GT3 argento, presente in graduatoria davanti a  Brendan Iribe /Frederik Schandorff/Ollie Millroy / Marvin Kirchhöfer.

Mercedes controlla la scena, Winward Racing recupera 

Il protagonista della prima parte dell'evento è stato indubbiamente Mike Skeen, presente con la Mercedes AMG GT3 #32 del Team Korthoff Motorsports. L'americano ha fatto selezione, mentre Winward Racing tentava di risalire il gruppo dall'ultima piazza.

Start difficile per la compagine americana che ha dovuto cambiare il telaio della propria AMG GT3 in seguito ad un brutto crash durante le prove libere. L'impatto con le barriere ha provocato un'infortunio per Lucas Auer, austriaco di Mercedes che prontamente è stato rimpiazzato da Daniel Morad.

Il canadese ed i restanti membri dell'equipaggio hanno iniziato a macinare giri veloci ed ad attaccare la testa della corsa, mentre la Ferrari #47 di Cetilar Racing profondava in graduatoria dopo una discreta partenza con Giorgio Sernagiotto.

La situazione è rimasta intatta anche con l'arrivo della notte, Maxi Goetz #32 ha saputo tenere le redini della Rolex 24 con un discreto margine sul campione in carica Roman De Angelis (Heart of Racing #27/Aston Martin).

Team Korthoff Motorsports contro tutti

Il Team Korthoff Motorsports ha continuato a recitare un ruolo di protagonista anche nel cuore della notte italiana. La riconoscibile AMG GT3 #32 ha fronteggiato Winward Racing #57 (Mercedes) prima di iniziare a battagliare contro la McLaren #70 di Inception Racing e l'Aston Martin #44 di Magnus Racing.

Il danese Frederik Schandorff, campione 2022 del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup per quanto riguarda la Gold Cup, ha preso il controllo della GTD su Kenton Koch #32, leggermente più lento dell'avversario e determinato a respingere il ritorno dell'Aston di Nicki Thiim #44.

La situazione è abbastanza cristallizzata dopo il superamento della 10ma ora. Inception Racing #70 si colloca al secondo posto alle spalle di Mike Skeen/Mikael Grenier/Maximilian Goetz/ Kenton Koch (Team Korthoff Motorsports #32 /Mercedes). Attenzione anche a Roman De Angelis/Marco Sorensen/Ian James/Darren Turner (Heart of Racing #27 /Aston Martin), virtualmente terzi nella graduatoria.

 

Luca Pellegrini