Nella giornata di ieri abbiamo assistito ad un primo assaggio delle reali potenzialità dei DPi in occasione delle “qualifiche” per determinare l’ordine dei garage in pitlane. A svettare, come prevedibile, sono state le Riley-Mazda gestite del team Joest, che con 1’33”398 fatto segnare da Olivier Jarvis, hanno battuto (seppur ufficiosamente) il record della pista detenuto per ben ventisei anni da PJ Jones con la Toyota Eagle MKIII. Jarvis ha rimarcato come in assetto da qualifica i Daytona Prototype sono davvero velocissimi anche grazie alle nuove coperture Michelin molto più performanti. Al secondo posto, per soli due centesimi di distacco, l’altra Mazda di Tincknell; terzo posto (a otto decimi) per l’Oreca-Acura del team Penske, con alla guida Ricky Taylor.

Più distaccate le Dallara-Cadillac, sempre competitive nelle prove libere ma che, nel momento opportuno, non hanno saputo concretizzare. Che sia per pretattica? A comandare il plotone Felipe Albuquerque del team ActionExpress, seguito dal compagno di scuderia Felipe Nasr e da Jordan Taylor, sulla vettura dell'omonimo team.

Nell’ultimo turno, dove la maggior parte dei team si sono concentrati per trovare il giusto setup in prospettiva gara, a segnare il miglior crono è stata la Ligier-Nissan del Core Autosport con Loic Duval. Buoni i tempi fatti segnare da Alonso, che si è limitato a girare poco nell’ultima giornata e, molto probabilmente, già in assetto gara.

Nella classe LMP2 pole virtuale all’Oreca del team PR1 Mathiasen Motorpsort, con Gabriel Aubry che ha fermato il cronometro con un tempo di 1’35”930; a seguire i due prototipi francesi del team DragonSpeed.

In GTLM può valere il detto gallina vecchia fa buon brodo: infatti a segnare il miglior tempo, in 1’42”651, è stata la vettura più vecchia del lotto, la Corvette C7R guidata da Jan Magnussen. La sensazione che gli altri team hanno girato con il piede sul gas alzato è tanta, anche in virtù del BOP (Balance Of Performance); sui gradini più bassi del podio le due Ford GT del Chip Ganassi Racing, seguite a loro volta dalle Porsche ufficiali. A salvare il tricolore con il quinto posto è stato il solito Davide Rigon al volante dell’unica Ferrari: unico pilota del Team Risi che si è dimostrato sempre prestazionale e costante in tutte le sessioni. Più staccate le BMW M8, forse per via di un BOP non troppo favorevole; anche in questa giornata Alex Zanardi ha girato poco ma con tempi non molto superiori agli altri compagni di team.

La classe GTD non ha girato nelle ultime sessioni.

Appuntamento al weekend della 24 Ore di Daytona, in programma il 26 e 27 gennaio.

Michele Montesano