Come prevedibile, le medie sul giro riguardanti la classe principale si sono alzate notevolmente, sia per via del progresso tecnico che, soprattutto, per l’utilizzo delle gomme Michelin al posto delle Continental, molto più performanti. A detta dei piloti, questa maggiore velocità sarà da valutare soprattutto nelle fasi di doppiaggio che si presenteranno nell’arco della gara, considerando che anche le LMP2 sono state rallentate sia a livello prestazionale che come capacità del serbatoio. Per evitare che i team girino di “conserva” con l'obiettivo di ottenere un BOP (Balance Of Performance) più favorevole, i vertici IMSA hanno deciso che le sessioni che si terranno in questa giornata serviranno a determinare l’ordine della pitlane: vedremo se questa direttiva sarà sufficiente.

Per quanto concerne le prestazioni velocistiche, a svettare nella prima sessione è stata la Riley-Mazda gestita dal team Joest che, durante la pausa invernale, ha cercato di sviluppare il Dpi e di incrementare le figure di spicco all’interno del team. A siglare il miglior tempo è stato Oliver Jarvis, ma Jordan Taylor (a bordo della Cadillac-Dallara del team di famiglia) è subito alle sue spalle. Nella sessione pomeridiana, segnata dalla pioggia, a svettare è stato Kamui Kobayashi, sempre sulla Cadillac del team Taylor, che ha segnato il quinto tempo assoluto. Un po’ più indietro Fernando Alonso, a meno di un secondo di distacco dalla vetta, mentre ad impressionare è stato il giovane Augustin Canapino: il ventottenne argentino, già vincitore del Turismo Carrettera, ha fermato il crono a soli due decimi da Kobayashi. In classe LMP2, che quest’anno fa classifica a parte, a segnare il primo tempo è stato Gabriel Aubry, con Matt McMurry seguito da Ben Hanley.

Nella classe GTLM il miglior tempo è stato siglato dalla Ferrari gestita dal team Risi e guidata da Davide Rigon; a seguire, la Ford GT di Ryan Briscoe e la Porsche di Parrick Pilet. Più attardate le Corvette e le BMW, con il nostro Alex Zanardi che si è limitato a fare prove di cambio pilota ai box, ma non ha effettuato nemmeno un giro cronometrato: sicuramente lo vedremo in pista nella seconda giornata.

La classe lasse GTD è stata dominata da Jeroen Bleekemolen, su Mercedes, seguito dalla Ferrari dello Spirit of Race di Daniel Serra e la BMW del Turner Motorpsort. Al quarto posto l’Acura NSX dello Shane Racing con un equipaggio tutto al femminile. Nella seconda sessione di prove, che scatterà tra poche ore, si riusciranno a distinguere maggiormente i reali valori in campo.

Michele Montesano

 

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