Sabine Schmitz ci ha lasciato a 51 anni. La pilota tedesca soprannominata "Queen of the Nürburgring" per la sua familiarità con il circuito tedesco ed ex host della popolare trasmissione britannica Top Gear si è spenta dopo quasi quattro anni di lotta contro il cancro.

L'Inferno Verde era casa sua e nessuno lo conosceva meglio di lei. Nata e cresciuta a pochi passi dalla Nordschleife, Sabine Schmitz ha dato ascolto al richiamo del Nürburgring quasi per caso, guidando occasionalmente la vettura di famiglia sull'asfalto dell'insidiosa pista, percorsa oltre 30.000 volte secondo i suoi calcoli.

DALLA PISTA AL PICCOLO SCHERMO

Nel 1996 è divenuta la prima donna a vincere la 24 Ore del Nürburgring, ripetendosi l'anno successivo sempre alla guida di una BMW M3, tornando sul podio nel 2008 su una Porsche 997. Il suo carisma, dentro e fuori dalla pista, l'ha condotta nel mondo dell'intrattenimento, diventando dapprima commentatrice e successivamente presentatrice. Nel 2016 è entrata ufficialmente nella famiglia di Top Gear, leggendario programma televisivo incentrato sui motori, affiancando Chris Evans nella conduzione. La sue apparizioni più famose nello show targato BBC sono avvenute nel 2004, due anni dopo il giro di Jeremy Clarkson nel 'Ring Taxi' al Nürburgring.

Da una Jaguar S-Type a un Ford Transit diesel: Sabine Schmitz ha lanciato la sfida al conduttore inglese, ponendosi l'obiettivo di battere il tempo di 9'59'' al volante di un van. Per 9'' la pilota tedesca non è riuscita ad avverare alla sua promessa, regalando tuttavia agli spettatori dello show uno spettacolo estremamente avvincente che, ad oggi, in rete gli appassionati hanno guardato e riguardato oltre 5 milioni di volte.

LA MALATTIA

Dal 2017 Sabine Schmitz lottava contro una rara forma di cancro. Più lontana dai riflettori, la pilota simbolo del Nürburgring aveva concesso un'intervista a Motorsport-Total.com in cui aveva dichiarato: “Mi perseguita, non appena è andato via, è tornato. Ora sto cercando di trovare una soluzione. Ma è difficile.”

Si è spenta all'età di 51 anni, dopo una pesante ricaduta in piena pandemia. L'universo del motorsport si stringe attorno alla famiglia della pilota scomparsa, definendola "una forza della natura" in grado di ispirare le nuove generazioni, senza arrendersi, inventando nuove sfide e abbattendo ogni stereotipo con il suo immenso coraggio.

Beatrice Zamuner