Si chiude con il successo del brasiliano Augusto Farfus, dell'olandese Nicky Catsiburg e del sudafricano Sheldon van der Linde (Walkenhorst Motorsport #34 BMW) l'edizione 2020 della 9h di Kyalami, ultimo atto dell'Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.

La serie 'globale' di SRO regala a Farfus/Catsburg il titolo piloti al termine di una corsa ricca di emozioni e di battaglia. Le 12 auto in pista, poche, ma buone, si sono alternate nelle posizioni di vertice dalla prima all'ultima ora.

9h di Kyalami: Honda senza rivali, ma non basta

Il tedesco Mario Farnbacher, il belga Bertrand Baguette e l'olandese Renger van der Zande, autori della pole position, hanno gestito alla grande la prima posizione nelle concitate prime fasi della 9h. I tre alfieri dei casa Honda ufficiale #30 sono stati attaccati a più riprese dalla Bentley #7 di M-Sport del francese Jules Gounon, del belga Maxime Soulet e dal padrone di casa Jordan Pepper. 

Honda ha tenuto la leadership e dalla sesta ora ha iniziato ad allungare sulla concorrenza. Alle spalle della vettura che ha conquistato in questo 2019 il titolo nell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship, si è accesa una bellissima battaglia per il secondo posto tra Audi (Car Collection #43), BMW (Walkenhorst Motorsport #34) e Porsche (GPX Racing #12).

Dopo una prima fase non molto convincente, la 911 GT3-R #12 ha recuperato giro dopo giro ed ha recuperato il gap dalle dirette avversarie. I francesi Patrick Pilet e Mathieu Jaminet , in coppia con l'australiano Matt Campbell, hanno beffato Audi e BMM, mentre Bentley sprofondava in classifica con la #7.

La pioggia cambia le carte, BMW ringrazie

Il finale della 9h di Kyalami è stato condizionato dal maltempo. Honda ha gestito nell'ultimo terzo il ritorno dell'Audi #44 di casa Car Collection di Patrick Niederhauser/Mattia Drudi/Christopher Haase. La vettura tedesca ha beffato la già citata BMW #34 e la Porsche #12 di GPX, auto che sembrava destinata a strappare la leadership ad Honda nella fase centrale della corsa.

Il sogno nella prima affermazione nell'Intercontinental GT per Honda si è tramutato in un incubo a meno di due ore dalla fine. La pioggia, come previsto, è arrivata a Kyalami e non ha lasciato scampo. Dopo un primo pit stop per montare le gomme da bagnato, effettuato durante una Safety Car, la direzione gara ha esposto la bandiera verde per l'ultima volta.

La situazione meteo è peggiorata ed i commissari hanno optato per neutralizzare la prova con un FCY. Honda, saldamente al comando della prova, è stata costretta al pit stop per i limiti di tempo massimo alla guida. La vettura giapponese è stata l'unica del pacchetto di testa a fermarsi, situazione che oltremodo limitato la NSX GT3.

Farnbacher/Baguette/van der Zande hanno perso la leadership dopo otto ore di dominio incoronando in automatico la BMW. I vincitori della 8h di Indianapolis festeggiano il primo titolo per la casa bavarese nell'IGTC, un successo del tutto inatteso. Secondo posto finale per Frederic Vervisch/Charles Weerts/Mirko Bortolotti (Audi #32 WRT) davanti alla già citata Porsche #12 del GPX Racing.

Con la 9h di Kyalami si chiude l'anno agonistico riservato alle ruote coperte. Appuntamento al prossimo gennaio con le prime nuove corse di un 2021 tutto da vivere.

Luca Pellegrini