Un week-end davvero cruciale per il pilota danese, giunto in Catalogna reduce da un bel botta e risposta a Monza con i principali rivali per il campionato, Rueda-Saravia. Con la sua Ferrari 488 GT3 della Luzich Racing, ed affiancato dalla sapiente competenza ed esperienza di Alessandro Pieri Guidi, Mac ha messo da parte una bella fetta di titolo nella giornata di ieri, quando grazie al sesto posto ha portato il suo margine a 8 punti dall'equipaggio Teo Martin. Quest'oggi è quindi arrivata la prova del nove per il pilota danese, soprattutto in virtù della sua partenza in seconda fila e della contemporanea pole di Rueda.

Già alla partenza si sono infatti verificati alcuni screzi, con la Ferrari #51 costretta a tagliare curva 1. Pier Guidi, partito per il primo stint, è comunque riuscito a tenere la prima posizione, mentre qualche metro più avanti la BMW #47 teneva salda la prima posizione nonostante un Giovanni Venturini molto vivace alle sue spalle. Dopo pochi minuti di gara è dovuta intervenire la safety car, a causa dell'uscita dell'M6 di Basso, andato a muro all'uscita di curva 9. Questa interruzione è stata il preludio per il cambio di posizioni al vertice, dato che proprio poche curve dopo la ripartenza il pilota vicentino è riuscito a sopravanzare la mastodontica M6 grazie ad un sorpasso bellissimo e studiato nel dettaglio.

Con un ottimo Lucas Auer ad inseguire il terzetto di testa, le posizioni al vertice sono rimaste immutate fino al cambio pilota, nel quale Pier Guidi è rientrato per primo fra i big. Complice un handicap tempo inferiore, ma soprattutto grazie all'errore di Mul, Mac è riuscito a rientrare al comando per il suo secondo stint dopo un paio di sorpassi ai danni degli equipaggi Pro-Am. L'olandese di Imperiale, subentrato a Venturini, ha infatti gettato al vento l'ottimo primo stint del suo compagno, tamponando Di Amato all'ultima chicane. Per l'equipaggio Rs è stata una gara davvero travagliata, dato che anche Montermini è stato mandato in testacoda qualche istante più tardi a causa di una entrata piuttosto velleitaria di Zaugg. Sfortuna anche per i vincitori di ieri, con Fioravanti che è stato protagonista di un contatto nel quale ha avuto la peggio.

In seguito al gioco degli handicap tempo, un protagonista inaspettato si è però preso la scena nelle prime posizioni. Rik Breukers, subentrato ad Agostini dopo il cambio pilota, che si è infatti trovato a battagliare per la vittoria assoluta. Una situazione piuttosto favorevole all'olandese, soprattutto perché ha dovuto duellare con Mac, non certo propenso a prendersi rischi con il titolo più vicino. Il danese non è stato però certo arrendevole nella bagarre per la prima piazza, prendendosi anche qualche rischio di troppo nel subire il sorpasso di Breukers. Con il pilota Imperiale davanti, Mac ha però mollato il ritmo, accontentandosi di una seconda posizione che sotto il traguardo finale gli è valso il titolo di campione GT Open 2018. Dietro di loro il podio è stato completato da un concreto Hahn, in coppia con il debuttante Auer, che hanno anche conquistato la vittoria in Pro-Am. Non sono invece andati oltre il quarto posto Rueda-Saravia, che si sono quindi dovuti arrendere per dieci lunghezze. Una stagione comunque molto positiva per la coppia spagnolo-argetina, unici in grado di porsi come veri rivali all'accoppiata Mac-Luzich.

Il titolo assoluto non è stato l'unico ad essere assegnato a Barcellona, dato che anche in Pro-Am la situazione è arrivata molto in bilico. Ebbene, dopo le due gare spagnolo Onslow Cole-Pierbourg hanno conquistato l'alloro a pari punti con Crestani-Ramos, penalizzati solamente da dei piazzamenti peggiori a quelli dei diretti rivali. In classe Am, invece, con il titolo saldamente nelle mani di Lewandoski-Borlenghi, la vittoria è andata a Stefano Costantini, con la Lambo della Target Competition.

Alessio Sambruna