Gara 1

Dopo la sessione di qualifica, veniva naturale considerare la Ferrari numero 27 della Scuderia Baldini come favorita per le due gare monzesi. Stefano Gai e Giancarlo Fisichella avevano infatti conquistato entrambe le pole per le due corse, grazie a due giri davvero notevoli. In gara la situazione è stata però differente, complice anche la pioggia abbattutasi sul tracciato brianzolo proprio qualche istante prima del via di gara 1. Con il feeling tutto da ritrovare ed un equilibrio molto serrato, la prima parte di gara è stata caratterizzata da un Raffale Giammaria in grande spolvero, in grado di imporre subito il suo ritmo grazie ad un duello vinto con Gai. I sogni di gloria dell'alfiere Imperiale sono però andati in fumo solamente al quarto giro, quando una gomma dechappata sulla sua Lamborghini lo ha costretto a parcheggiare a bordo pista. Nel frattempo, l'altra Huracan del team Antonelli di Zampieri ha optato per una strategia differente, montando le slick prima di tutti. I frutti di questa scelta si sono visti subito, con i tempi della vettura #63 in costante miglioramento con il passare dei minuti. Tuttavia, l'handicap tempo imposto nel cambio box ha scombussolato i piani della squadra lombarda nella seconda parte di gara,nella quale non sono riusciti a mettere a frutto il vantaggio cronometrico. Un problema che non hanno avuto i due Audi con Baruch che, dopo aver condotto un primo stint davvero notevole, ha visto il coequipier Mattia Drudi completare il suo lavoro con una seconda parte di gara altrettanto degna di nota. Il pilota romagnolo, alla terza gara con la R8, è stato impeccabile nel gestire sia l'asfalto umido che i continui tentativi di attacco di Vito Postiglione, risalito in seconda piazza con la Lambo di Imperiale. Non è bastato nemmeno un regime di safety car a disturbare Drudi, che ha tagliato il traguardo in prima posizione davanti proprio a Postiglione ed alla Bmw M6 di Comandini-Koeboelt, particolarmente a loro agio sull'umido. Ai piedi del podio hanno invece concluso Fisichella-Gai, penalizzati da un eccessivo handicap tempo in corsia box ma agevolati da una penalità di dieci secondi inflitta a Veglia-Spinelli, con i quali hanno innescato un bel duello nelle fasi finali. Non è andata meglio nemmeno a Zampieri-Altoè, quinti al traguardo con l'altra Huracan di Antonelli. In Gt3 Light vittoria per Magnoni-Marchetti con l'Audi R8 della Nova Race, mentre in SGTCup è stato Perolini a fare festa con la sua Lamborghini SuperTrofeo. In GtCuop successo invece per Di Benedetto con la Porsche 911 della Island Motorsport.

Gara 2

Se la prima corsa è stata bella ed imprevedibile, non si può certo dire la stessa cosa per quanto accaduto in gara 2, disputata nel primo pomeriggio di domenica. Contrariamente ai tanti sorpassi e duelli della gara di sabato, la seconda gara in programma nel weekend brianzolo ha vissuto su un monopolio Lamborghini, favorito anche e soprattutto da un'ingenuità di Giancarlo Fisichella nelle primissime fasi di gara. Parito dalla pole, il romano ha commesso una frazione di partenza anticipata, in base alla quale gli è stato comminato un drive through. Un colpo davvero duro per le sue ambizioni di classifica, considerando che stava conducendo in testa ma sopratutto non avrebbe dovuto scontare tempo extra in pit lane. A questo punto si sono aperte le porte per le vetture di Sant'Agata Bolognese che, dopo un primo stint piuttosto statico, sono rientrate dopo le soste con Veglia davanti ad Altoè e Karol Basz tutti piuttosto sgranati. L'unico cambio al vertice è stato tuttavia dettato da un gioco di squadra in casa Antonelli con il giovane pilota sulla Huracan #19 che ha lasciato strada al suo compagno di team, in lotta diretta per il campionato. Un episodio molto simile alla "Hamilton-Bottas" di domenica scorsa, ma che per l'equipaggio numero 63 è stato terribilmente utile ai fini della classifica. L'incredibile tripletta Lamborghini è stata completata dal giovane polacco Basz, in coppia con Postiglione sulla Huracan del team Imperiale. Nulla ha potuto più del quarto posto Stefano Gai, al quale non è riuscita la rimonta per il podio. Dietro di loro, gara piuttosto incolore anche per i vincitori di sabato Baruch-Drudi, i quali sono stati però afflitti da maggior handicap tempo in virtù del risultato di gara1. Tra le GT3 Light primo successo per Matteo Davenia con la Ferrari 458 della Easy Race, con la Lamborghini di Galbiati-Cenedese trionfante in SGTCup. Per quanto concerne la GtCup, doppietta per Di Benedetto con la su Porche.

Con l'ultimo round del Mugello ancora in calendario nel weekend del 29-30 ottobre, il Campionato Italiano Gran Turismo giungerà in Toscana con una situazione di classifica molto tirata ed un titolo tutto da giocare. Zampieri-Altoè comandano con 143 nei confronti di Gai (138) e Baruch (132). Sarà un finale tutto da gustare.

Alessio Sambruna