Le tanto discusse regole per il contenimento dei costi in Formula 1 continuano a tenere banco in vista della gara di Interlagos. Infatti, dopo le defezioni di Marussia e Caterham maturate nella gara di Austin, si è scoperto che sul circuito texano si sarebbe potuto assistere ad un Gran Premio con sole 12 vetture sulla griglia!

Secondo quanto riferito da Eddie Jordan, pittoresco ex-patron dell'omonima scuderia ed ora commentatore per la BBC F1, Lotus, Sauber e Force India avrebbero minacciato di disertare il Gran Premio in segno di protesta per la spartizione a loro dire iniqua dei ricavi della Formula 1.

I tre Team Principal (Monisha Kaltenborn, Gerard Lopez e Vijay Mallya) sarebbero stati davvero ad un passo dal disertare l'evento americano, al punto da minacciare di indire una conferenza stampa per comunicare la loro decisione; in extremis, però, sarebbero stati "calmati" dal braccio destro di Ecclestone, Donald MacKenzie, che li avrebbe rassicurati garantendo loro la massima disponibilità nel cercare di garantirgli maggiori introiti, ottenendo così la partecipazione alla gara.

Le voci sulla risoluzione del problema sono contrastanti: secondo la BBC sarebbero programmati degli incontri tra i costruttori per affrontare e risolvere il problema, mentre secondo il Times l'accordo sarebbe già stato trovato sulla base di 130 milioni di euro a favore dei tre team!

Ma le nuvole all'orizzonte non sembra che si diraderanno facilmente: Gerard Lopez ha dichiarato alla rivista tedesca Auto Motor und Sport di aspettarsi (come gli altri team più piccoli) delle proposte concrete prima del weekend di Interlagos, minacciando un boicottaggio della gara finale di Abu Dhabi.

Intanto, proprio nell'appuntamento finale del Mondiale, potrebbero rivedersi in pista Marussia e Caterham, le quali hanno comunque presentato regolarmente la propria domanda d'iscrizione alla stagione 2015: la prima sotto il nome Manor F1 Team, mentre la seconda sotto le insegne della CF1 Caterham F1 Team, derivante dalla società malese di Tony Fernandes tornata proprietaria del team. Il tutto mentre Ecclestone, assumendosi la responsabilità relativa all'errato sistema di distribuzione del denaro, ha allontanato l'ipotesi terza vettura. Il caos e la crisi allo sbaraglio.

Vincenzo Buonpane

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