Quella che si appresta ad iniziare tra due settimane sarà sicuramente una sfida emozionante per Enzo Trulli. Il giovanissimo figlio d’arte abruzzese sarà infatti al via della FIA Formula 3 con una vettura portata in pista dal team Carlin, storica scuderia inglese. In una bella chiacchierata a Circus!, il format del lunedì sera di Radio Livegp, Enzo ha raccontato come sono andati i primi test e quali sono le aspettative in vista della prossima stagione.

La chiamata improvvisa, poi un inizio in salita

L’avventura di Trulli in F.3 è iniziata in maniera del tutto inaspettata, come ha confermato lo stesso pilota. “Inizialmente il mio target era continuare in Euroformula e vincere il campionato”. Effettivamente, dopo la vittoria e gli ottimi riscontri ottenuti la passata stagione, la permanenza nella categoria continentale sembrava la scelta più ovvia. “Poi, a fine gennaio, - continua Enzo - è arrivata la chiamata e non potevamo rifiutare; me lo ha detto mio padre appena tornato da scuola, e sono rimasto un po’ scioccato all’inizio”, ammette con un sorriso.

A questo punto, la prima presa di contatto è avvenuta nei test della scorsa settimana in Bahrain, pista che ospiterà il primo weekend stagionale, con i consigli di un supporter veramente speciale: “Mio padre Jarno ha corso spesso a Sakhir ed è sempre andato bene; quindi, mi ha portato subito in pista a studiare le traiettorie ideali”.

Purtroppo, però, qualcosa è andato subito storto con la Dallara del team Carlin. “Durante la prima sessione, abbiamo avuto un problema con il motore che è andato a fuoco, bruciando anche la scocca. Il team ha ricostruito la macchina, ma io ho perso il primo giorno e metà del secondo, quindi non è stato facile, anche perché la macchina è molto complicata”. Un inizio tutt’altro che facile, dunque, per Trulli.

Il target è imparare il più possibile, gestione gomme fondamentale

Nonostante le difficoltà iniziali, Enzo ha ben chiari quelli che sono gli obiettivi in vista del 2022. “Il target è sicuramente quello di imparare il più possibile e stare vicino al mio team mate Benavides, che ha più esperienza di me. La capacità di gestire le gomme farà la differenza, perché il rischio è quello di mandarle in temperature troppo in fretta avendo poi un degrado accentuato, e da quel punto in poi non si recupera più performance”.

Un aspetto questo, che differenzia la Dallara F.3 dalle vetture precedentemente guidate da Trulli, che, giova ricordarlo, ha vinto il campionato di F.4 UAE 2021. “F.4 e Euroformula sono due macchine molto diverse da cui ho imparato tantissimo. In particolare, la vettura dello scorso anno è bellissima da guidare, specialmente per la velocità che porti in curva. Le gare erano praticamente una qualifica lunga mezz’ora, perché si poteva continuare a spingere per tutta la durata senza avere problemi di prestazione. La FIA F.3 ha più cavalli, quindi sarà certamente più difficile da gestire”.

“In questa off-season mi sono allenato tanto fisicamente, anche quattro-cinque volte a settimana”, ha poi dichiarato Enzo, parlando della sua preparazione fisica, che non ha subito particolari cambiamenti in vista del salto di categoria. “Le prime gare saranno un po’ dei test, in cui capire come sono messo e imparare il più possibile”.

Il 2022 si prospetta sicuramente impegnativo e interessante per Enzo Trulli, uno dei giovani talenti più cristallini del panorama da corsa italiano. Appuntamento a Sakhir tra un paio di settimane per la prima gara, dunque!

Nicola Saglia