Buon sangue non mente. La giovane giapponese Juju Noda, figlia dell'ex-pilota di F1 Hideki, ha infatti sbaragliato la concorrenza chiudendo sul gradino più alto del podio il primo week-end stagionale Zinox F2000 Formula Trophy al Mugello. Dopo una prima manche conquistata dall'ungherese Benjamin Berta, la 17enne ha sfoderato una prestazione da manuale in gara-2 precedendo sul traguardo Marco Falci e Bernardo Pellegrini. Nella Formula 2.0 Cup, successi per Karim Sartori e Christian Caramuscia.

LA GIOVANE NODA STUPISCE TUTTI

Il Mugello si tinge di rosa, grazie al primo trionfo di Juju Noda nella serie organizzata da Piero Longhi. Per la prima volta in gara al volante della Dallara F320, la giovane pilota nipponica ha dapprima conquistato la pole position in qualifica, per poi trionfare nella seconda manche dopo il quarto posto ottenuto in gara-1. Davvero una bella storia quella della piccola giapponese: accompagnata dal padre Hideki (3 Gran Premi in Formula 1 disputati nel 1994 con la Larrousse), nonostante la giovane età ha sfoderato una prestazione maiuscola grazie alla quale si è messa alle spalle molti veterani della serie tricolore. La sua impresa ha già scatenato l'entusiasmo nella terra del Sol Levante, che può dunque contare su un nuovo talento già lo scorso anno capace di buone prestazioni nella W-Series.

Il podio di gara-2 al Mugello

UNO START STAGIONALE AL TOP

Il primo fine settimana stagionale del campionato ha comunque confermato gli eccellenti numeri già messi in mostra nelle precedenti edizioni, con quasi quaranta vetture al via ed una grande varietà di monoposto presenti ai nastri di partenza. Con ben sei Dallara F320 in pista il livello della sfida si è ulteriormente innalzato, promettendo di garantire una lotta per il titolo assai incerta ed equilibrata. I duelli non sono mancati in entrambe le gare, disputatesi nell'ambito del week-end sul circuito toscano organizzato da Creventic per la 24h Series. Da sottolineare che a tagliare per primo il traguardo in entrambe le gare è stato Francesco Simonazzi, presente in veste di wild card e del tutto trasparente ai fini della classifica.

BERTA SVETTA IN GARA-1

In gara-1, complice una piccola esitazione di Noda allo start, a prendere il comando sin dalle prime fasi è stato Benjamin Berta, mentre subito alle sue spalle un contatto innescato da Falci ha escluso dai giochi Francesco Galli, finito nella ghiaia. La Safety Car è dunque intervenuta negli ultimi giri, prima del restart finale che ha visto Berta conquistare il successo davanti allo stesso Falci e allo svizzero Zeller. Quarto posto per la giapponese Noda, la quale ha preceduto il rientrante Alessandro Bracalente (già campione della serie nel 2018), Riccardo Perego e Dino Rasero. A causa di un problema al cambio accusato in qualifica, non ha potuto prendere parte alla gara il campione in carica Paolo Brajnik, mentre Bernardo Pellegrini (scattato dai box) è riuscito a risalire fino alla decima piazza finale.

Lo start di gara-1 con Simonazzi a guidare il gruppo

SARTORI E CARAMUSCIA TRIONFANO NELLA F2.0 CUP

La seconda prova ha invece registrato il dominio di Juju Noda, unica in grado di tenere il passo di Simonazzi per l'intera gara e capace di conquistare il successo con ampio margine nei confronti degli inseguitori. Marco Falci si è confermato sul podio a bordo di una Dallara F317, mentre positiva è stata la prestazione di Pellegrini, risalito a suon di sorpassi dalla settima alla terza piazza finale. Per quanto riguarda l'assoluta Formula 2.0 Cup, dopo il successo di Karim Sartori nella prima manche è stato il giovane Christian Caramuscia (Derva Corse) ad imporsi nella seconda, precedendo Palummieri e Balestrini. Nelle singole classi, doppio centro di Andrea Benalli nella Gold, mentre Patrick Bellezza e Sergio Terrini si sono alternati sul gradino più alto del podio nella Silver. Doppietta per Daniele Siano nella Bronze, così come per Fabio Turchetto nella Light e per Sergio Conti nella Entry Level.

Il prossimo appuntamento con il campionato Zinox F2000 Formula Trophy è previsto per il 21-23 Aprile a Imola, in concomitanza con il primo ACI Racing Weekend stagionale.

Marco Privitera