Questo fine settimana, dopo ben 14 anni dall’ultima volta, il circuito di Imola torna ad ospitare il Circus della Formula 1. Teatro di gare spettacolari ed anche di tragici eventi, la pista che sorge sulle rive del Santerno nel corso degli anni è entrata nel cuore degli appassionati. Una delle edizioni memorabili è sicuramente quella del 1985, vinta da Elio De Angelis… senza aver condotto un solo giro al comando.

Il contesto: l’astro nascente Senna ed il sogno mondiale Ferrari

Il GP di San Marino è il terzo appuntamento della stagione 1985, che segue ad uno storico GP del Portogallo. In quell’occasione, infatti, sul tracciato di Estoril, Ayrton Senna coglie il suo primo magico successo in carriera, demolendo la concorrenza in condizioni di bagnato estremo, lasciando il solo Michele Alboreto a pieni giri. Proprio il pilota milanese arriva ad Imola in testa al mondiale, infiammando quindi i ferraristi, desiderosi di vedere un italiano vincitore sulla Rossa.

Tutti a… secco

Durante le qualifiche del sabato il più veloce di tutti è Ayrton Senna, seguito da Keke Rosberg, Elio De Angelis e Michele Alboreto. Alla partenza Rosberg viene sfilato da De Angelis, Alboreto e Prost. Il romano inizia poi a perdere terreno, mentre risale Stefan Johansson, alla sua seconda gara in Ferrari, scattato dalle retrovie.

Al ventottesimo passaggio Alboreto accusa un problema di potenza e Prost lo scavalca e dopo un po’ è costretto al ritiro. I sogni dei ferraristi vanno in fumo, ma mentre Senna e Prost sono davanti a tutti, Johansson recupera ed infiamma di nuovo i tifosi. Lo svedese si porta negli scarichi di De Angelis e riesce a passarlo nel caos dei doppiaggi. Si lancia allora all’inseguimento di Prost, che nulla può fare contro il ferrarista, che lo supera e va a caccia della prima posizione.

Colpo di scena negli ultimi giri, con Senna a secco di benzina; Johansson allora passa al comando, ma la festa dura poche curve: stessa sorte del brasiliano, per via del rapido passo passo gara. Prost passa al comando quindi incontrastato, mentre De Angelis è secondo staccato di oltre 30 secondi. Il “professore” passa per primo sotto la bandiera a scacchi e rimane anch’egli a secco subito dopo aver tagliato il traguardo. Una beffa per tutti gli altri piloti rimasti a secco e per i tifosi della Ferrari. Dopo la festa del podio, però, la McLaren del vincitore viene dichiarata irregolare perché sottopeso di 4 kg rispetto al minimo imposto di 540 kg. La gara va dunque incredibilmente a Elio De Angelis, senza mai esser stato un solo giro in testa, ed i tifosi italiani possono comunque festeggiare.

Non è un caso

Non è però un caso che tante monoposto siano rimaste senza benzina. Con il continuo aumentare della potenza e la conseguente riduzione della sicurezza, il serbatoio delle vetture viene limitato a 220 litri nel 1984, segnando l’abolizione del rifornimento in gara. I team devono dunque effettuare dei calcoli al limite per arrivare a fine gara ed Imola è una pista che mette a dura prova i consumi.

Una situazione impensabile oggi, a distanza di 35 anni, con il consumo diventato uno degli aspetti fondamentali della Formula 1 moderna…

Carlo Luciani