Il 2023 sta prendendo forma e, in attesa delle nuove monoposto e dei primi giri di pista, facciamo un tuffo nella storia della F1, saltando indietro di trent'anni fino a tornare ai giorni nostri, con un balzo di cinque stagioni alla volta.

1993: ultimo titolo iridato per Prost

Williams - Renault vince per il secondo anno consecutivo l'accoppiata Piloti e Costruttori, questa volta con Alain Prost al volante e il modello FW15C in pista. Il francese ritorna in F1 dopo l'anno sabbatico legato alla fuoriuscita anzitempo dalla Ferrari alla fine del 1991 e vince il quarto (e ultimo) titolo iridato in carriera. Alain avvicina la cinquina di Juan Manuel Fangio. Sulla strada verso la vittoria trova il "solito" Ayrton Senna, in un anno di grazia con la bellissima, seppure accreditata di molta meno potenza rispetto ai rivali, McLaren MP4/8 - Ford. Per il brasiliano cinque vittorie e purtroppo, in quel di Adelaide, quella che sarebbe stata l'ultima vittoria della carriera. In Ferrari, a stagione inoltrata, approda Jean Todt. Il campionato della Rossa finisce con uno zero alla voce vittorie, data la poca competitività rispetto alla concorrenza della F93A.

1998: Hakkinen trionfa, Schumacher è lì

Con l'uscita della Renault, che rimane in F1 solo con un'unità affidata ai preparatori, la Williams chiude la striscia vincente inaugurata nel 1992 e frammentata nel biennio 1994-1995. Sulla scia di questa "chiusura" troviamo un'intensa sfida tra la McLaren - Mercedes di Mika Hakkinen e la Ferrari di Michael Schumacher. McLaren dispone di un pacchetto di poco migliore e Schumi tiene aperta la discussione per il titolo fino all'ultima gara in Giappone. Tra l'avvio a Melbourne e il finale a Suzuka troviamo una sfida dura e pura tra due campioni. In mezzo a tutto questo, come dimenticare la famosa e controversa tamponata di Michael Schumacher a David Coulthard in Belgio sotto l'acqua? Ancora oggi l'episodio rimane motivo di discussione. In ogni caso, nello show-off di Suzuka, Schumi ha dei problemi al via e una foratura lo estromette da qualsiasi velleità di titolo. Il Piloti va (meritatamente) nelle mani di Mika Hakkinen.

2003: sesta sinfonia per Schumi

Dopo il dominio totale del 2002, la Ferrari e Michael Schumacher trionfano anche nel 2003, seppure in maniera più sofferta rispetto alla stagione precedente. Il Piloti vede l'assegnazione in Giappone, dove Rubens Barrichello fornisce uno splendido appoggio a Schumi. Dall'altra parte Kimi Raikkonen contende il titolo al tedesco, guidando un'aggiornata e competitiva McLaren MP4/17D - Mercedes. L'avveniristica MP4/18, firmata da Adrian Newey, spinge l'asticella delle soluzioni rivoluzionarie troppo in alto. Non vedrà mai la pista in un fine settimana di gara. Il 2003 è l'anno del famoso aneddoto della multa di Mattia Binotto. Talmente euforico per la vittoria nel GP a Monza, arrivata dopo un momento difficile del campionato, l'ingegnere motorista di Schumi prende multa per eccesso di velocità di ritorno a casa nei pressi di Parma. Michael Schumacher entra nella leggenda, sorpassando i cinque titoli di Fangio, un record che pareva intoccabile.

2008: Lewis al secondo anno

Nuovo duello tra Ferrari e McLaren. A Woking devono incassare il colpo della sanzione ricevuta per la questione dello spionaggio ai danni di Maranello nel 2007. In Ferrari sembrano avere le carte in regola per ripetere la doppietta del 2007 con la bellissima e raffinata F2008. Inspiegabilmente la Rossa, contestualmente ad un avvicendamento al vertice tra Jean Todt e Stefano Domenicali, lascia la porta aperta agli attacchi di una McLaren più efficiente. Hamilton vincerà il suo primo titolo iridato, alla seconda stagione nel Circus. Per la Ferrari arriva il titolo Costruttori e sarà l'ultimo campionato nella bacheca di Maranello ad oggi. Nel campionato trovano spazio gare che hanno lasciato il segno nella storia del Circus, come il GP ad Interlagos in Brasile. La gara inaugurale della F1 in quel di Singapore rappresenta un altro episodio dei tanti da dimenticare nella memoria dei ferraristi. D'altro canto, la gara a Marina Bay è una pagina di storia automobilistica, con il mai del tutto chiarito crash-gate, che avremmo voluto fare a meno di leggere.

2013: quarto titolo iridato di fila per Seb

L'ultimo anno prima della rivoluzione turbo-ibrida che stravolgerà la F1 vede l'accoppiata Sebastian Vettel su Red Bull - Renault vincere per la quarta volta di fila i titoli in palio. Nessuna discussione sui rapporti di forza in campo, soprattutto in funzione della striscia di nove vittorie consecutive messe a segno dal binomio nella parte finale del campionato. Tecnicamente vediamo l'introduzione del vanity panel e l'ultimo ballo degli scarichi soffiati ed effetto Coanda. Il mercato vede il passaggio di Lewis Hamilton in Mercedes al posto di Michael Schumacher. La scuderia di Brackley sale agli onori della cronaca per tre vittorie conquistate durante la stagione e per un test privato sulle gomme Pirelli piuttosto anomalo...di sicuro non concordato pacificamente con le altre scuderie in pista.

2018: Hamilton V

Finalmente l'era turbo-ibrida vede una sfidante per Mercedes nella corsa verso il successo. Fino al GP di Gran Bretagna la Ferrari, con Sebastian Vettel prima punta e Kimi Raikkonen in grande spolvero, riesce a fronteggiare la scuderia anglo-tedesca. Dall'inspiegabile errore di Vettel in Germania, mentre conduce la gara, la stagione prende una piega che porta i titoli nuovamente nelle mani di Lewis Hamilton e della Mercedes. La scuderia di Toto Wolff dimostra di aggiornare la monoposto in maniera più efficace ed efficiente rispetto a quello della Ferrari. Sebastian Vettel, da Hockenheim, sembra perso nel marasma di una scuderia ormai non più all'altezza del concorrente più diretto, tra l'altro scossa dalla scomparsa di Sergio Marchionne. L'ultimo trionfo Ferrari per l'anno arriva negli USA con l'ultima vittoria in carriera di Kimi Raikkonen. A fine anno il duo Ferrari, una delle coppie piloti più entusiasmanti nella storia della scuderia di Maranello, insegue Hamilton in campionato. Nello stesso anno, FDA mette le fondamenta con l'Alfa Romeo Sauber per il futuro di un pilota interessante: Charles Leclerc.

Luca Colombo