Dopo l'annuncio dell'abbandono (temporaneo) dalla Formula 1 e la conferma della partecipazione alla super season del WEC con la Toyota, il mistero sulle intenzioni di Fernando Alonso per il 2019 era sempre più fitto. La ricerca di un sostituto per Wickens (sedile poi assegnato a Marcus Ericsson), unito all'ingaggio da parte della McLaren di Gil de Ferran, aveva fatto ipotizzare ai più, un ingaggio quasi certo dell'asturiano in IndyCar per il 2019.

Con il passare dei mesi, però, le possibilità di vedere lo spagnolo battagliare con Dixon e soci si faceva sempre più remota. Ma come un fulmine a ciel sereno (non è il caso dei cieli di questo pomeriggio ad Interlagos), la McLaren tramite twitter ha confermato ufficialmente la partecipazione di Alonso alla prossima edizione della storica corsa americana.

Per il momento gli unici dettagli forniti riguardano il nome con cui la scuderia di Woking gareggerà, "McLaren Racing", mentre non si sa ancora su quale struttura già esistente si appoggerà. Nel 2017, anno della prima partecipazione di Alonso, la collaborazione avvenne con il team Andretti e il sogno dell'asturiano si infranse a 20 giri dal termine per la rottura del propulsore Honda.

Ma ora, a distanza di due anni per Alonso si ripresenta l'occasione di vincere la 500 miglia e completare, come solo Graham Hill ha fatto, la Triple Crown. Per Fernando, dopo Montecarlo (2006 e 2007) e Le Mans (2018), la volta buona per conquistare Indianapolis nel 2019?

Vincenzo Buonpane