Dopo l’ultima giornata di test andata in scena sul circuito di Sakhir, cerchiamo di avere un quadro completo della situazione sui valori in campo emersi, analizzando il lavoro sui long run svolto dalla Ferrari e dagli altri team.

FERRARI

Nella mattinata di oggi la Ferrari ha fatto una simulazione completa di gara con Charles Leclerc, in contemporanea con l'Alfa Romeo di Kimi Raikkonen. A livello prestazionale le due vetture si eguagliano, con differenze minime sul passo gara.

Per quanto concerne le gomme, vi possiamo confermare che la Rossa di Maranello sembra presentare un degrado medio. Il livello di questa mattina, con una temperatura in pista nettamente superiore rispetto a ieri, è stato identico a quello mostrato dalla SF21 nella seconda giornata dei test.

Segnale positivo che poi è stato confermato dalla seconda simulazione gara di giornata completata da Carlos Sainz, che è riuscito a fare un long run molto buono a livello di degrado gomme, rientrato ampiamente nella norma.

A livello di prestazione, la Ferrari nel pomeriggio è stata migliore di Alpha Tauri di circa 3/4 decimi di secondo e della Williams, che nel pomeriggio ha provato la gara con George Russell.

Da alcuni onboard, vi possiamo dire che la Ferrari non ha problemi di warm-up. Riesce quindi a mettere in temperatura presto le gomme, ma deve comunque prestare attenzione ad un possibile surriscaldamento.

Per quanto riguarda la power unit continuano ad arrivare segnali incoraggianti, con tanto lavoro fatto a Maranello per ritrovare la cavalleria persa lo scorso anno.

GLI ALTRI TEAM

Il fanalino di coda di questi test sembra essere la Haas, che per sua stessa ammissione sta già puntando tutto sulla stagione 2022.

Ottimo salto in avanti invece per l’altra motorizzata Ferrari, ovvero l’Alfa Romeo, che con lo stakanovista Kimi Raikkonen ha fatto un paio di long run molto interessanti, a dimostrazione che il balzo in avanti auspicato in inverno c’è e si vede. Interessante anche il giro con gomma morbida sul finire di giornata, che manda in archivio questo test per l’Alfa Romeo con la quinta posizione nellla lista dei tempi.

Un buon test per la Williams, che potrebbe iniziare la stagione come nona forza del mondiale, non lontana dal gruppo centrale della griglia.

Dell’Alpha Tauri abbiamo già detto: secondo le nostre analisi potrebbe essere vicina a Ferrari.

Per quanto riguarda gli altri team in lotta fra di loro per la terza posizione in classifica, difficile dare un giudizio. Non hanno fatto una vera e propria simulazione di passo gara, ma long run separati con carichi di carburante differenti. La McLaren dimostra di essere davanti alla Ferrari nella lotta per la terza posizione nel Mondiale.

Passi avanti importanti anche per l’Alpine di Fernando Alonso, che con gomma rossa ha dimostrato di avere un degrado gomma molto contenuto. Buon dato in ottica gara, considerando le ottime doti di gestione gomma del pilota spagnolo .

Anche il team francese potrebbe essere davanti alla Ferrari. Degrado gomme che, insieme all’affidabilità mancante, preoccupa invece parecchio in casa Aston Martin, con una vettura che sembra essere in difficoltà come la “copia originale” Mercedes.

RED BULL E MERCEDES, LOTTA SERRATA

Il team campione del mondo in carica ha fatto fatica in tutti i tre giorni, non andando mai a lavorare in una vera e propria simulazione passo gara. Nella giornata di oggi hanno fatto dei mini long run, dopo aver provato un giro veloce, forse per non dare troppi riferimenti alla concorrenza.

Riferimenti che non ha mostrato neanche la vera regina di questi test, ovvero la Red Bull, che ha lavorato sui long run a sprazzi, mostrandosi nella sua forma migliore sul giro secco. Con la gomma C4 Max Verstappen ha realizzato il miglior crono dei test 1:28.960, mentre con la C3 ha realizzato un ottimo 1:29.7. Red Bull aveva fatto una mini simulazione di gara nella giornata di ieri non proprio esaltante. 

La battaglia per la vetta e per le posizioni a ridosso del podio sembra già essere molto serrata: appuntamento tra due settimane per il primo week-end stagionale.

Francesco Magaddino