Ne sono passati di anni da quando nel 1969, Frank Williams fece il suo esordio in Formula 1, fondando una scuderia salvo poi cederla per problemi finanziari. Nuovamente in pista pochi anni dopo, il Sir in pochi anni è entrato nella leggenda della Formula 1 e le recenti difficoltà che la scuderia di Grove sta patendo, non possono offuscare un passato fatto di vittorie e successi.

Nella vita per realizzare i propri sogni ci vogliono passione, determinazione e tenacia. Tutte qualità che appartengono a Frank Williams che, nel giorno del suo 78° compleanno vogliamo "festeggiare" andando a ripercorre le tappi salienti che lo hanno portato ad essere uno dei personaggi storici del Circus della Formula 1.

GLI INIZI E LA FONDAZIONE DELLA FRANK WILLIAMS RACING

E' nel 1966 che tutto ha inizio, quando dopo delle esperienze come meccanico e pilota nel Turismo e in Formula 3 (senza risultati di rilievo), Williams decide di fondare una sua scuderia: la Frank Williams Racing Cars. La prima mossa è quella di ingaggiare il suo amico Piers Courage che nel 1968 conquista il titolo europeo di Formula 2.

L'ESORDIO IN FORMULA 1

Con l'acquisto di una Brabham BT26A ha inizio l'avventura nel Circus di Frank Williams con il debutto nel Gran Premio di Spagna del 4 maggio 1969 sempre con il pilota nativo di Colchester. Nonostante l'inevitabile dazio da pagare dovuto all'inesperienza, Courage chiude il Mondiale in ottava posizione e con 16 punti, frutto di due secondi posti ottenuti a Monaco e Watkins Glen.

LA PARTNERSHIP CON DE TOMASO E LA MORTE DI COURAGE

Nel 1970 la Frank Williams Racing prende parte al Mondiale di Formula 1 con una vettura commissionata a Giampaolo Dallara dal costruttore argentino Alejandro De Tomaso. Ma i risultati non sono quelli auspicati alla vigilia, con Courage che non termina nessuno dei primi quattro Gran Premi iniziali. Il destino presenta il conto al pilota inglese nella gara successiva, il Gran Premio d'Olanda sul circuito di Zandvoort, quando Courage perde la vita a seguito di un incendio della sua vettura dopo l'impatto con un terrapieno nel corso del 22° giro di gara. Nei successivi appuntamenti, disputati con piloti paganti, i risultati sono al di sotto delle aspettative e il divorzio con De Tomaso è il triste epilogo di un anno davvero tragico per Frank Williams.

LA  POLITOYS FX3 E LE PRIME SPONSORIZZAZIONI

Dopo aver disputato la stagione 1971 con una vettura acquistata dalla March e affidata ad Henri Pescarolo (con un 4° e 6° posto come migliori risultati e il primo giro veloce nella storia per il team a Monza), l'anno seguente dalla matita di Len Baley nasce la prima vettura progettata dalla Frank Williams Racing Cars: la Politoys FX. L'esordio non è dei più entusiasmanti con il pilota francese che si schianta a Silverstone riportando seri danni alla vettura e acuendo una crisi finanziaria, apertasi già l'anno prima, che viene attenuata dalla Marlboro e dalla ISO Rivolta che diventano sponsor del team.

L'ABBANDONO DELLA FWRC E LA NASCITA DELLA WILLIAMS

Nel 1976 il fallimento della ISO costringe Williams a cedere il 60% della scuderia al magnate petrolifero Walter Wolf, salvo poi abbandonare definitivamente la squadra da lui stesso fondata dopo pochi mesi. Ma l'assenza dalle piste per il costruttore inglese è davvero minima, visto che con il socio in affari Patrick Head decide di fondare l'attuale Williams Grand Prix Engineering, con cui nel 1978 arrivano il primo podio e il secondo giro veloce dell'anno.

I PRIMI SUCCESSI E LE VITTORIE DEI MONDIALI

Nel 1979 con Clay Regazzoni arriva per la Williams la prima vittoria in Formula 1 nel corso del Gran Premio di Gran Bretagna, a cui fece seguito la doppietta nel Gran Premio di Germania con Alan Jones davanti al pilota svizzero. Al termine della stagione la Williams termina al secondo posto nel Mondiale Costruttori, con il pilota australiano dietro ai due ferraristi Scheckter e Villeneuve. Ma l'appuntamento con il titolo per il team inglese è rimandato all'anno seguente, quando arrivano entrambe le corone iridate, bissate nel 1981 (secondo titolo costruttori) e nel 1982 con Keke Rosberg.

IL TERRIBILE INCIDENTE E LA VITTORIE IRIDATA DI PIQUET

Il 1986 è un anno dal sapore agrodolce per Frank Williams che nel weekend del Gran Premio di Francia sul circuito del Paul Ricard finisce su una sedia a rotelle a seguito di un gravissimo incidente in cui, fortunamente, esce illeso il giornalista Peter Windsor che era in vettura con lui. Sul piano sportivo il team di Grove perde in maniera incredibile il titolo piloti, andato ad Alain Prost, stradominando in quello costruttori con ben 9 vittoria all'attivo in stagione. La stagione 1987 è caratterizzata dalla lotta interna tra Nelson Piquet e Nigel Mansel, con quest'ultimo che, nonostante in più di un'occasione abbia dimostrato di essere più veloce del brasiliano, deve alzare bandiera bianca a seguito di un grave incidente nelle prove libere del Gran Premio del Giappone che permettono a Piquet di regalare entrambi i titoli alla Williams.

IL DOMINIO DEGLI ANNI 90

Dal 1992 al 1997 la collaborazione con la Renault e le innovazioni portate dal genio di Adrian Newey permettono alla Williams di conquistare ben quattro titoli piloti e cinque costruttori, con il periodo di successi funestato dalla morte di Ayrton Senna il 1° maggio del 1994, evento per cui sia Frank che il progettista inglese finiscono a processo, salvo essere assolti diversi anni dopo.

LE ULTIME VITTORIE E IL DECLINO ATTUALE

L'abbandono da parte del motorista francese determinano per la Williams un periodo decisamente non all'altezza del blasone del team che, solamente nel 2001, ritorna alla vittoria con quattro affermazioni e il terzo posto nel Mondiale Costruttori, grazie anche all'ingresso nel team della BMW come fornitore di motori. Nel 2003 con il colombiano Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher, la Williams ottiene quattro vittorie sfiorando con il colombiano la vittoria nel Mondiale.

Da quel momento in poi per la Williams,  inizia un periodo di alti e bassi che porta il team a perdere anno dopo anno posizioni su posizioni nella griglia del Mondiale di Formula 1, con il 2018 e 2019 anni davvero bui e complicati per la figlia di Sir Frank, Claire, nel frattempo promossa come team principal della squadra.

FRANK, L'ULTIMO SIGNORE DI UNA F1 CHE NON C'E' PIU'

In una Formula 1 sempre più moderna e tecnologica, Frank Williams rimane l'unico esponente di un Circus ricordato con nostalgia e ammirazione. Ammirazione mostrata anche dal sei volte Campione del Mondo Lewis Hamilton che, nel corso dell'anniversario per i 50 anni del Sir come proprietario del team, riuscì a strappargli un sorriso nel corso dei due giri che i due percorsero a Silverstone nel 2019 a bordo di una Mercedes AMG GT R.

F1 | TEST DAY 1, LATIFI: “LA NUOVA WILLIAMS? GIÀ UN BEL PASSO AVANTI”

Vincenzo Buonpane