Jenson Button, pilota inglese e campione del mondo F1 2009 con la Brawn GP, compie oggi quarant'anni. Per festeggiare il suo compleanno ripercorremmo le tappe più importanti della sua carriera agonistica nel mondo delle corse automobilistiche.

Pilota di indubbio talento, ha dimostrato di poter affrontare compagni di squadra (e campioni) come Fernando Alonso e Lewis Hamilton, e di essere bravo nel leggere la pista in condizioni di tempo variabili, come nel Gran Premio del Canada 2011, il suo personale capolavoro.

Jenson Alexander Lyons Button nasce nel 1980 a Frome, figlio di John Button, pilota di Rally. La carriera del giovane Jenson comincia nei kart quando aveva 8 anni e nel 1991 ottiene tutte le vittorie nel campionato cadetto, oltre che a vincere il titolo.

Successivamente, nel 1997, ottiene il titolo di kart nella Super A, diventando il più giovane pilota a riuscirci, e in seguito vince quello nella Formula Ford Inglese, mentre ottiene il secondo posto in quello europeo. Nel 1999 partecipa al Gran Premio di Macao, ottenendo il secondo posto, e corre nella F3 inglese terminando il campionato al terzo posto.

A vent’anni il pilota inglese viene reclutato come pilota ufficiale della Williams in qualità di sostituto di Alex Zanardi: già nel secondo appuntamento in Brasile ottiene i primi punti iridati e sfiora il primo podio in Germania. Il pilota inglese termina così la sua prima stagione con l’ottavo posto e dodici punti.

L’inglese nella stagione successiva passa alla Benetton, ma il campionato si rivelò un disastro e il pilota riuscì ad ottenere solo un quinto posto in Germania. Con il passaggio dalla scuderia Benetton alla scuderia Renault, la prestazione della monoposto migliora e Button disputa una buona stagione ottenendo diversi piazzamenti a punti.

Dopo essere stato sostituito da Fernando Alonso alla Renault, Button trovò sistemazione presso la scuderia anglo-americana BAR e nella sua prima stagione con i nuovi colori i suoi migliori risultati furono due quarti posti in Austria e in Giappone, battendo l’esperto Jacques Villeneuve.

L’anno successivo (siamo nel 2004) le prestazioni della BAR migliorano ancora e Button lotta nelle posizioni di vertice, ottenendo il primo podio nel Gran Premio della Malesia; nel proseguimento della stagione Button segna una pole position e ottiene nove arrivi a podio, che gli fruttano un terzo posto nel campionato, dietro ai due piloti Ferrari.

La stagione successiva la monoposto si rivelò nettamente inferiore rispetto a quella della stagione precedente: a Imola sia Button che il compagno di squadra furono squalificati per irregolarità sulla vettura, perché trovate sottopeso. La squalifica della FIA fa saltare le successive due gare a Jenson. Il pilota inglese riesce comunque ad ottenere i primi punti della stagione al Gran Premio di Francia con il quarto posto e in seguito ottiene due terzi posti in Germania e Belgio, chiudendo così al nono posto in classifica.

Nel 2006 la Honda acquista la BAR e fa il suo ritorno in Formula 1: il pilota inglese ottiene il podio nel secondo appuntamento stagionale e ottiene la pole position nel Gran Premio d’Australia. Le prestazioni sono "a corrente alternata", ma nel Gran Premio di Ungheria il pilota inglese riesce ad ottenere la sua prima vittoria in carriera.

Le stagione 2007 e 2008 furono deludenti a causa monoposto non competitive e il 2008 fu la peggiore stagione nella carriera dell’inglese, che riuscì ad ottenere punti solo nel Gran Premio di Spagna, con il sesto posto.

Per il 2009 Honda decide di ritirarsi dalla Formula 1, lasciando in sospeso il futuro di Button, fino a quando Ross Brawn compra la scuderia, presentandosi con il nome di Brawn GP e motore Mercedes. Grazie alla competitività della monoposto, Button ottiene sei vittorie e un terzo posto nelle prime sei gare, accumulando un vantaggio notevole rispetto al compagno di squadra Barrichello e Sebastian Vettel (su Red Bull).

Senza aggiornamenti, la monoposto perde competitività e Button ritrova il podio solo nel Gran Premio di Monza. Nel finale della stagione, l’inglese gestisce il vantaggio accumulato durante la prima parte di campionato e in Brasile viene incoronato campione del mondo.

Nel 2010 la Brawn GP diventa Mercedes e Button passa nel team McLaren, dove trova come compagno di scuderia Lewis Hamilton. Nella prima parte di campionato, Jenson ottiene due vittorie in Australia e in Cina. Tra i candidati al Mondiale, Button conclude il campionato al quinto posto con 214 punti, a causa di un finale di stagione incolore.

La stagione successiva è quella del Gran Premio in Canada menzionato in precedenza, dove l’inglese mostra tutto il suo talento con la pista bagnata in una gara assurda: cinque pit-stop, una penalità, una collisione con Lewis Hamilton per una rimonta dalle retrovie fino alla vittoria finale. Al termine della stagione Button termina in seconda posizione con 270 punti.

Nel 2012 gli alti e i bassi fanno terminare il campionato all'inglese in quinta posizione con 188 punti e tre vittorie (in Australia, Belgio e Brasile, quest’ultima conquistata in condizioni meteo variabili).

Con il passaggio di Lewis Hamilton in Mercedes, Button si trovò in squadra con Perez nel 2013, in una stagione che si rivelò molto difficile, tanto che il miglior risultato per lui e la Mclaren sarà il quarto posto conquistato nel Gran Premio del Brasile.

Il 2014 inizia positivamente per Button, che nella gara inaugurale in Australia riesce ad ottenere il podio, grazie anche alla squalifica di Daniel Ricciardo. Dopo aver ottenuto questo podio, Button riesce solo ad arrivare ai margini della zona podio solo in altre tre occasioni chiudendo in classifica in ottava posizione e 126 punti.

Nel 2015 e nel 2016 la Mclaren attraversa una forte crisi, dovuta al passaggio dal motore Mercedes a quello Honda. I punti raccolti sono pochi e, al termine della stagione 2016, il pilota inglese annuncia il suo ritiro dalla Formula 1. Nel 2017 Jenson è ancora una volta in pista a guidare una McLaren nel Gran Premio di Montecarlo, dopo la decisione di Alonso di partecipare alla 500 miglia di Indianapolis. L'inglese finisce DNF per un incidente.

Dopo il suo ritiro dal mondo della Formula 1, Jenson Button ha disputato quattro gare nel WEC nel 2018 e nello stesso anno ha preso parte al campionato giapponese, con una Honda NS-GT del team Kunimitsu, dove ha vinto il titolo nel 2018.

Chiara Zaffarano