La F1 potrebbe essere scossa da un terremoto sull'annosa questione del budget cap, applicato alla stagione 2021. Secondo i rumor che circolano nel paddock, due scuderie (più una terza non specificata) avrebbero infatti superato il limite imposto dalle regole e risponderebbero ai nomi di Red Bull ed Aston Martin. Il problema non riguarda solo la trasgressione, ma un complicato tessuto di intrecci sportivi e finanziari che potrebbe avere forti ripercussioni nel Circus.

Il nocciolo della questione

L'attività di audit relativa ai budget della stagione 2021 ha visto il completamento ed ora la FIA dovrebbe avere in mano le relazioni inerenti ai rilievi effettuati. Secondo quanto riportato da Auto Motor und Sport e La Gazzetta dello Sport, nel primo anno di cost-cap, due scuderie avrebbero oltrepassato il limite imposto, fissato a poco più di 148 milioni di dollari. Le voci di radio-box riportano due ulteriori dettagli: innanzitutto una di queste trasgressioni avrebbe proporzioni significative, secondariamente il dito verrebbe puntato addosso a Red Bull ed Aston Martin.

Ammesso e non concesso che tali voci trovino una conferma formale, potenzialmente ci troviamo davanti ad un terremoto visto il terreno accidentato su cui la FIA deve muovere le proprie pedine. Da una parte bisogna rendere pubblici i nomi dei trasgressori. La FIA dovrebbe avere in mano le relazioni degli audit già da qualche tempo, tuttavia le complicazioni connesse a questo "caso" avrebbero fatto scivolare in avanti i tempi di pubblicazione per una comunicazione ufficiale. Gli addetti ai lavori aspettano di avere indicazioni formali per il GP del Giappone.

Complicazioni

La maggiore complicazione risiederebbe nel fatto che, per trasgressioni inerenti al budget-cap, le penalità applicabili abbiano delle caratteristiche non troppo definite. Secondo le regole, sforare il tetto fino a cinque milioni di dollari costituisce una "violazione minore del regolamento" e dunque l'autore di tale trasgressione potrebbe uscirne a fronte del pagamento di una multa. Cinque milioni di dollari, ovvero il 3% del tetto fissato per il campionato F1 del 2021, rappresentano una somma che, se ben spesa in ricerca e sviluppo, apporta un beneficio tangibile nelle prestazioni. Al di sopra del limite dei cinque milioni di dollari, le penalità dovrebbero avere caratteristiche più "dure", sebbene non definite. Queste penalità potrebbero avere la forma di "tagli" nei punti raccolti nel campionato o di una riduzione nel tetto di spesa della stessa scuderia applicata all'anno successivo. Teniamo ben presente il modo condizionale applicato a questo discorso.

Da tutto questo risultano chiare alcune falle. La prima riguarda la metodologia con cui vengono rilevati questi sforamenti al tetto di spesa, da sempre considerato un tallone di Achille dell'intero sistema del cost-cap. Secondariamente l'applicazione delle penalità, perché la FIA vorrebbe far sì che le scuderie non sforassero scientemente il limite finché la bilancia della penalità e benefici pende dalla parte dei benefici indotti. Il terzo punto riguarda le tempistiche, perché stiamo parlando della passata stagione di F1, la cui "chiusura", avvenuta a livello di calendario quasi un anno fa, dovrebbe essere già ben consolidata.

Un compito difficile

Il problema non finisce qui. Secondo alcune fonti, Ferrari propende al pensiero per cui in Red Bull avrebbero piegato le regole con effetti sul medio termine. In base a questa ipotesi, il denaro aggiuntivo ha visto flussi sia nella vettura del 2021, sia nello sviluppo del modello 2022. Questo spiegherebbe l'avvio di stagione brillante in casa Red Bull, presumibilmente tra le ultime scuderie nel 2021 a portare piene risorse sul lavoro del 2022.

La questione diventa sempre più spinosa. I team chiedono totale trasparenza e sanzioni severe per chi trasgredisce, ma come abbiamo visto, in tutto il "processo" relativo al cost-cap troviamo tantissimi punti deboli. Come se non bastasse, poiché pare che siano state le otto scuderie "pulite" a promuovere un migliore check dei dati (basandosi sulla propria intelligence), teniamo a mente anche le parole di una dichiarazione di Christian Horner: "Come pretende un altro team di sapere a quale prezzo produciamo e quali materiali utilizziamo?"

La FIA e la F1 devono affrontare un compito difficile. L'intera idea di budget-cap traballa e mettere mano al campionato 2021 costituirebbe lo scenario peggiore. Le squadre coinvolte, in questo caso, potrebbero aprire una causa civile, secondo gli esperti. I regolamenti finanziari contengono comunque ancora troppe scappatoie. Ad esempio si può fare riferimento al fatto che questi regolamenti forniscano solo linee guida e non regole. Siamo ad un passo dall'innesco da un catastrofico terremoto regolamentare e politico nel Circus?

Luca Colombo

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