Prosegue la saga sugli Young Driver Test di Abu Dhabi, questa volta con il "no" di Michael Masi alla partecipazione di Carlos Sainz con Ferrari e Sebastian Vettel con Racing Point. Il direttore di gara avrebbe infatti emanato una comunicazione rivolta ai team per sciogliere ogni dubbio sui requisiti per scendere in pista il 15 dicembre a Yas Marina.

RACING POINT E FERRARI CONTRO RENAULT

Nel corso delle ultime due settimane, l'approvazione della richiesta da parte di Renault per avere Fernando Alonso ai test di Abu Dhabi riservati ai giovani piloti ha fatto storcere il naso a numerosi team rivali. Sebbene il concetto di giovane pilota strida in maniera piuttosto evidente con l'esperienza e l'età stessa di Fernando Alonso, l'autorizzazione da parte della FIA deriva dalla lunga assenza del bicampione. La stessa regola è stata applicata a Robert Kubica e Sebastien Buemi, anche loro con il nullaosta della Federazione.

Alonso è pronto a iniziare il lavoro con il team di Enstone già dal 1° gennaio 2021, di fatto il primo giorno utile per avviare le preparazioni per la nuova stagione.

Tale esenzione elargita a Renault ha causato la reazione di Ferrari, McLaren e Racing Point, determinate ad avere le proprie nuove reclute in pista con le proprie monoposto a fine 2020.

LE PAROLE DI BINOTTO

Approfittando della cessazione del rapporto lavorativo tra McLaren e Carlos Sainz già dal lunedì successivo al GP di Abu Dhabi, Mattia Binotto è sceso in campo per avere il madrileno nell'abitacolo della Ferrari già dai test.

"Penso che sia un po' un pasticcio, e certamente noi in Ferrari, contrari al fatto che Alonso sia ai test di Abu Dhabi, pensiamo che sia sbagliato. E lo abbiamo fatto presente alla FIA durante le varie assemblee consultive" aveva spiegato Binotto nel weekend del Sakhir GP.

La vicenda aveva mandato su tutte le furie anche Otmar Szafnauer, pronto a schierare Sebastian Vettel con il placet della FIA. Il team principal della Racing Point aveva espresso il proprio disappunto, iniziando un acceso botta e risposta attraverso la stampa con Cyril Abiteboul. Il francese aveva infatti respinto ogni sorta di critica da parte della futura Aston Martin riportando a galla la questione della "vettura illegale" emersa a inizio stagione.

LA RISPOSTA DI MICHAEL MASI

Un chiarimento netto non ha tardato ad arrivare. Michael Masi ha inviato una nota ai team nella giornata di martedì, specificando che non sarebbero stati apportati cambiamenti alle restrizioni relative al test.

La posizione della FIA rimane quindi ferma: la partecipazione al test è consentita a piloti che non hanno corso in alcun gran premio durante la stagione 2020. L'unico requisito addizionale rimane l'aver preso parte ad almeno due GP nel corso della propria carriera.

LARGO AI GIOVANI: SEMAFORO VERDE PER SATO E TSUNODA

Nessuna contestazione per ovvi motivi, invece, ai piloti di Formula 2 Marino Sato e Yuki Tsunoda. Entrambi i piloti scenderanno in pista con Alpha Tauri grazie al supporto di Honda e del programma junior Red Bull.

Tra i due giovani nipponici, Tsunoda ha alle spalle un'esperienza al volante di una vettura di Formula 1 a Imola. Il terzo classificato al termine della stagione 2020 di FIA F2 ha infatti completato oltre 350 km sul tracciato di Imola al volante della vettura 2018 del team di Faenza.

Beatrice Zamuner