Il collegio dei commissari sportivi della FIA ha respinto il ricorso presentato da Red Bull sull’incidente Hamilton-Verstappen. Le prove portate da Milton Keynes infatti non sono state infatti sufficienti per ribaltare la decisione presa a Silverstone.

NIENTE DA FARE PER RED BULL

Niente da fare quindi per Red Bull e Max Verstappen che fino all’ultimo hanno sperato di modificare la penalità inflitta ad Hamilton per l'incidente di Silverstone. I bibitari infatti si sono appellati all’articolo 14 del Codice Sportivo Internazionale chiedendo una revisione della decisione, ma le prove portate non sono state sufficienti a convincere i commissari.

Il dibattito che si è tenuto in videoconferenza ha visto per Red Bull il team Manager Jonathan Wheatley ed i due testimoni Christian Horner e Ben Waterhouse cercare di dimostrare la colpevolezza di Hamilton. Sarebbero stati portati infatti nuovi dati GPS dell’incidente ed anche un paragone di traiettoria del giro 50 in cui Hamilton tenta il sorpasso su Leclerc sempre alla Copse.

Elementi che però non sono serviti a modificare la decisione in quanto le nuove prove erano già a disposizione dei commissari e quindi non significative. Inoltre sempre secondo la FIA sarebbero state create appositamente per l'occasione dopo l'incidente. E questo non soddisferebbe i requisiti per appellarsi all’articolo 14. 

IL COMUNICATO FIA

Il comunicato della FIA infatti recita: “Le diapositive nell'Appendice 2 che sono state utilizzate come nuove prove non sono state "scoperte" ma create allo scopo di presentare proposte a sostegno della petizione per il riesame. E sono stati creati sulla base delle prove che erano a disposizione del competitor al momento della decisione (vale a dire i dati GPS). Ciò chiaramente non soddisfa i requisiti dell'articolo 14”.

La FIA ha inoltre aggiunto: “I Commissari Sportivi rilevano, con una certa preoccupazione, alcune affermazioni contenute nella suddetta lettera del Competitor. Tali accuse potrebbero essere state rilevanti per gli steward se la petizione per il riesame fosse stata accolta. Gli Steward potrebbero aver affrontato direttamente queste accuse in qualsiasi decisione che sarebbe seguita. Essendo stata respinta la petizione, i Commissari Sportivi non faranno commenti su tali accuse”.

Non si capisce quali siano queste affermazioni ma tra le righe possiamo leggere che se il ricorso fosse stato accettato avrebbero avuto la loro rilevanza. Per adesso il caso si chiude qui con la battaglia tra Red Bull e Mercedes che si sposterà in pista nel GP d’Ungheria di F1 di questo fine settimana.

Julian D’Agata

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