Il Consiglio Mondiale della FIA, riunitosi ieri a Parigi, ha partorito una serie di importanti novità relative al regolamento sportivo e tecnico della Formula 1, alcune delle quali vedranno la luce già a partire dalla prossima stagione. Esse non giungono del tutto a sorpresa, trattandosi di questioni presenti sul banco delle discussioni già da diverso tempo: appare comunque chiara la volontà dell'organo federale di porre le basi per una riforma ancora più strutturale che riguarderà la categoria regina negli anni a venire, anche attraverso le novità aerodinamiche previste dal 2017 e la trattativa ancora aperta relativa ai cosiddetti motori "low cost".

Una delle novità che balzano maggiormente all'occhio è quella inerente le gomme: dal 2016, infatti (complice l'introduzione della nuova mescola Ultra Soft, messa a punto da Pirelli e recentemente provata nei test ad Abu Dhabi) saranno tre anziché due le mescole da asciutto a disposizione di ciascun team nell'arco di ogni week-end di gara. Un'innovazione che andrà a ricoprire un peso non certo di secondo piano nell'economia delle strategie di gara, fermo restando che nell'ambito dei 13 set messi a disposizione di ciascun pilota per ogni Gran Premio, tre verranno indicati dalla stessa Pirelli (due da utilizzare per la gara e uno esclusivamente per il Q3), mentre gli altri dieci saranno liberamente scelti dalla scuderia.

Rivisto, inoltre, il sistema di utilizzo dei cosiddetti "tokens", ovvero i gettoni di sviluppo a disposizione di ciascun motorista per applicare le evoluzioni sulle rispettive Power Unit: è stata infatti notevolmente ampliata la possibilità di intervento nel corso dei prossimi anni, visto che nel 2016 saranno a disposizione 32 gettoni, i quali poi scenderanno a 25 nel 2017, 20 nel 2018 e 15 nel 2019. Sicuramente una bella notizia per Honda, chiamata a dover rapidamente recuperare il gap tecnico dai rivali evidenziatosi in maniera drammatica nel corso di questa prima stagione. Sempre a proposito di motori, inoltre, è stato specificato che a partire dalla prossima annata sarà consentito omologare nuovamente i propulsori utilizzati nella stagione precedente: la Ferrari, dunque (secondo apposito esempio citato dalla stessa FIA), avrà la possibilità di fornire un quarto team con una PU avente le medesime caratteristiche di quella utilizzata nel 2015. Un sospiro di sollievo per Toro Rosso, che dunque ora potrà ufficializzare la propria partnership con il Cavallino Rampante già definita nelle scorse settimane.

Per quanto riguarda il versante sicurezza, è stato ribadito che le protezioni laterali intorno alla testa del pilota subiranno un incremento in termini di spessore al fine di garantire una maggiore protezione, anche se nessuna indicazione specifica è giunta in merito ad eventuali abitacoli chiusi. Nell'ambito del regolamento sportivo, da segnalare che dal 2016 il sistema della Virtual Safety Car (VSC) potrà essere utilizzato anche nel corso delle sessioni di prove libere, al fine di minimizzare i tempi di interruzione, con il DRS che sarà immediatamente utilizzabile subito dopo il ripristino delle condizioni di sicurezza. Da sottolineare che il numero massimo di gare previsto in una singola stagione è stato incrementato da 20 a 21, proprio al fine di consentirne l'adeguamento al calendario 2016 che vedrà l'innesto del circuito di Baku ed il ritorno in Germania.

Infine (ed è un aspetto assolutamente da non sottovalutare) il Consiglio ha conferito pieno mandato a Jean Todt e Bernie Ecclestone al fine di operare in maniera più ampia sulle questioni "calde" volte a definire il futuro assetto della Formula 1, a partire dai motori "low cost" fino al contenimento dei costi: essi si pronunceranno in merito entro il prossimo 31 Gennaio. Buon lavoro.

Marco Privitera