La Red Bull, tra le vetture già ufficializzate, pare quella maggiormente rivista, dove si nota la saccente mano di Adrian Newey: "Si vede veramente la sua firma su questo progetto - sottolinea Filisetti - a differenza di quanto non era avvenuto nella parte iniziale, prima che la monoposto fosse sviluppata lo scorso anno. Si notano delle soluzioni e poi anche delle integrazioni di elementi che avevamo visto su altre vetture. Per soluzioni proprie, originali, quella che mi ha colpito maggiormente riguarda la sospensione anteriore. Nello specifico il triangolo superiore che è ancorato molto, ma molto, in alto, praticamente a livello dello spigolo superiore del telaio. Diciamo che un punto di ancoraggio così elevato non si è mai visto. Sicuramente è una soluzione nata più per motivazioni aerodinamiche che per questioni di dinamica della sospensione stessa".

Continuando con la propria dimasima tecnica, Filisetti ha aggiunto: "Tendo a pensare che Newey abbia voluto decisamente sollevato tutti gli elementi della sospensione per creare un canale inferiore, dove l'aria passi senza essere perturbata e di fatti, successivamente, si vede come i deviatori di flusso, posti sotto il telaio, quelli dietro le ruote anteriori fino ad arrivare all'altezza delle fiancate, lavorino praticamente una abbinata all'altra. Sono tante soluzioni messe insieme che fanno capire come l'attenzione da parte di Newey a quest'area della macchina sia stata decisamente maniacale".

Le tante innovazioni della RB14 continuano anche nella parte centrale della macchina, con le fiancate che ricordano quelle della Ferrari della passata stagione, che pare abbia fatto scuola nel 2018 per diversi team: "Le fiancate per certi versi ricordano la SF70-H, però hanno mantenuto una propria natura originale. Le aperture sono molto alte, strette e orizzontali, con dei convogliatori simili a quelli adottati sulla Ferrari. In realtà però molto diversi perché figurano una serie di deviatori di flusso che ricordano quelli della Mercedes. Tutti messi in serie, uno dietro l'altro, ma uno di questi è identico praticamente a quello della Ferrari. Lavora principalmente con il fondo, invece sopra la fiancata, sopra l'imboccatura, abbiamo un profilo che sembra quasi una mezzala di un aeroplano. In questo modo, con un piccolo profilo verticale nella sua estremità, appare come una soluzione inedita".

"Sicuramente sono degli elementi che magari ricordano dei deflettori a ponte, ma in questo caso non sono proprio a ponte perché la parte orizzontale non lega con la parte verticale. Probabilmente a livello macroscopico avranno degli effetti simili, ma prima d'ora non si erano visti elementi del genere. Li reputo molto importanti per la gestione dei flussi in questa zona, ma anche per quelli diretti nella parte posteriore della vettura", ha sottolineato Filisetti.

Al posteriore invece la RB14 sembra un po' una rivisitazione della precedente RB13, in attesa dei primi test invernali: "Il retrotreno è simile a quello del 2017, ma aspettiamo di vedere il diffusore che per il momento non si è sostanzialmente visto. Neanche nelle foto che ritraevano Ricciardo in pista a Silverstone, penso che questa sarà una parte estremamente importante, estremamente strategica, di questa vettura. Ritengo che sotto la livrea camouflage ci siano tanti elementi molto interessanti che credo possano dare dei risultati notevoli in termini di carico aerodinamico, rispetto a ciò che era accaduto all'inizio dello scorso anno dove la RB13 non aveva un grande carico. Qui invece mi pare che ci siano tutti gli elementi che sono stati votati alla generazione di carico aerodinamico, prevalentemente dal fondo vettura".

Francesco Magaddino 

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