Ha raccontato la Formula 1 per decenni, diventando una vera e propria icona di questo sport grazie al suo stile unico e inconfondibile. Murray Walker, storico telecronista della Tv inglese, è scomparso oggi all'età di 97 anni, come annunciato poco fa dal British Racing Drivers' Club. Immediate le reazioni di cordoglio da parte di tutto il mondo dell'automobilismo sportivo.

La grandezza delle gesta di piloti del calibro di Senna, Prost, Lauda, Mansell, Piquet e molti altri è inevitabilmente associata a quel timbro di voce immediatamente riconoscibile, dall'accento molto "british" e che i più giovani hanno imparato a conoscere attraverso YouTube. La morte di Murray Walker, universalmente riconosciuto come la "voce" della Formula 1, lascia una profonda tristezza in tutti coloro cresciuti con i racconti di colui considerato, probabilmente a ragione, come uno dei più grandi telecronisti sportivi di sempre.

UNA CARRIERA LUNGHISSIMA

Per la maggior parte della sua lunghissima carriera il nome di Walker è stato inevitabilmente associato alla BBC, emittente per la quale ha commentato i Gran Premi di Formula sin dal 1978, diventando poi celebre in tutto il mondo anche per la diffusione delle sue cronache in svariati Paesi. Originario di Birbingham, Walker aveva iniziato la sua attività di cronista nel lontano 1948, poco dopo aver preso parte alla Seconda Guerra Mondiale con il rango di capitano.

Celebri le sue accoppiate in cabina di commento con l'ex-iridato James Hunt, poi sostituito (dopo la morte di quest'ultimo) da Jonathan Palmer e Martin Brundle. L'ultima gara commentata da Walker è stato il Gran Premio degli Stati Uniti 2001. In tale occasione, gli fu consegnato un mattoncino originale della Brickyard di Indianapolis dal presidente dell'impianto, Tony George.

IL RICORDO DELLA FORMULA 1

Numerose le reazioni commosse sui Social, non appena si è diffusa la notizia della morte. La Formula 1 ha voluto ricordarlo con queste parole: "La sua passione e l'amore per questo sport hanno ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Sarà per sempre parte della nostra storia".

Marco Privitera